Finale allo spareggio al Genesis Invitational, che si è giocato sul Riviera di Pacific Palisades (Los Angeles). L’ha spuntata Max Homa, che ha avuto la meglio su Tony Finau (suo il miglior risultato di giornata, a -7) alla seconda buca di playoff. Per il 30enne californiano si tratta del secondo successo sul PGA Tour, dopo la vittoria nel Wells Fargo Championship del 2019. Nei major, miglior risultato per Homa un 64° posto al PGA Campionship del 2019. Per lui il risultato di Los Angeles rappresenterà un clamoroso salto in avanti nella classifica mondiale (91° finora) e in quella della FedEx. Finau dovrà invece aspettare un’altra occasione per la seconda vittoria sul Tour, dopo quella del 2016, nella prova minore del Puerto Rico Open. Con quello di ieri, si tratta del terzo titolo perso consecutivamente al playoff.

Prima buca di spareggio, la 10, era un par 4 chiuso da entrambi con i colpi giusti. Il gioco si è poi spostato alla 14, insidioso par 3 ben difeso da bunker. Finau è atterrato in quello più a sinistra, mentre Homa ha trovato green e par. Il suo avversario ha invece avuto bisogno di tre colpi per chiudere la buca con un bogey, perdendo il duello.

Un Molinari da grandi occasioni

Grande torneo per Francesco Molinari (-6, 68 73 70 67), anche oggi in grande spolvero. Fino alla 17 il suo score ha riportato solo birdie (ben cinque, alle buche 1, 6 8, 11 e 13). È purtroppo inciampato sull’ultimo dei par 5 che anziché portarlo fra i top five gli ha rubato un paio di posizioni. Il tee shot è finito nel fairway bunker sulla destra, dal quale sono stati necessari due colpi per arrivare in avantgreen. Buono l’approccio, ma non fortunato il putt che lo avrebbe fatto concludere in par, spentosi a 20 centimetri dalla buca.

Per Chicco comunque un bell’ottavo posto che rappresenta l’ennesima conferma di aver ritrovato la strada giusta. Solo il due sopra par di venerdì lo ha tenuto distante dal podio, ma l’occasione per riuscire nel grande colpo non gli mancherà nel prosieguo della stagione, visto che psicologicamente un risultato come quello di ieri rappresenta un grande aiuto.

Si è perso in vista dello striscione del traguardo Sam Burns, che ha guidato la classifica fino alla metà del secondo giro. Quattro birdie sulle prime nove sembravano averlo messo al riparo da sorprese, ma tre bogey in quattro buche, dalla 12 alla 15, lo hanno fatto purtroppo scivolare indietro. Il birdie alla 17 non gli è servito, nonostante il discreto 69 finale, per tener testa alla rimonta di Homa e Finau.

Molto bene Cameron Smith (quarto), Jon Rahm e Viktor Hovland (quinti), tutti e tre capaci di recuperare posizioni. Menzione speciale per lo spagnolo, che con -5 sul giro ne ha risalite ben 13, consegnando il secondo miglior score di giornata insieme a Max Homa. Ottavi, con Molinari, Wyndham Clark, Matt Jones e Dustin Johnson, non in una delle sue giornate migliori (+1).

Dal prossimo giovedì, appuntamento di grande richiamo per il World Golf Championships-Workday Championship at The Concession. La gara è tornata in Florida, a Bradenton, dopo alcune edizioni disputate in Messico. Field e montepremi (10.500.000 dollari) stellari. Dovrebbero esserci infatti, come dichiarato sul sito ufficiale della gara, tutti i primi dieci della classifica mondiale.