Ecco cosa hanno dichiarato i due capitani di Europa e Stati Uniti alla vigilia dei primi quattro foursome che apriranno venerdì mattina la 45esima Ryder Cup a Bethpage.
Luke Donald
Alcuni abbinamenti dei foursome di oggi sono simili a quelli del Marco Simone, altri diversi. Com’è nata l’idea di cambiare, considerando che a Roma la mattina del primo giorno siete partiti con un perentorio 4-0?
Due anni sono tanti. Avremmo potuto facilmente riproporre quelle quattro coppie che hanno giocato insieme nei foursome sia il venerdì che il sabato mattina al Marco Simone. Ma siccome ritengo di avere dodici giocatori davvero forti, e che questi ragazzi che ho scelto oggi si abbinino molto bene tra loro, abbiamo optato per questa scelta finale.
Sappiamo che gli Stati Uniti sono forti, anche nei foursome. Hanno delle ottime coppie. Lo sapevamo prima di arrivare qui, indipendentemente dalle combinazioni che avrebbero scelto.
Pensiamo che questa annunciata per i foursome di venerdì sia la nostra formazione più solida per affrontarli. Vogliamo iniziare bene come abbiamo fatto a Roma, ma sappiamo anche molto bene che sarà una battaglia. Questa è una formazione con cui ci sentiamo. molto a nostro agio.
Una delle nuove coppie che schieri è Ludvig Åberg e Matt Fitzpatrick. Cosa ti piace e ti convince del loro gioco insieme?
È una buona combinazione di differenti stili di gioco. Nei foursome mi piace che ci sia il giusto mix di caratteristiche tecniche tra i due giocatori che fanno coppia. Inteso che credo sia importante che ci sia un po’ di differenza tra i due a livello golfistico per adattarsi meglio al campo, e loro due sono perfetti per farlo insieme su questo tracciato.
Abbiamo visto quanto sia importante, specialmente nelle ultime Ryder Cup, partire forte e non voltarsi più indietro. Pensi quindi che le coppie che hai scelto per i primi foursome siano in grado di farlo e magari dominare da subito come a Roma?
Penso semplicemente che questi siano i nostri otto giocatori più forti per giocare i foursome.
È chiaro che si voglia partire subito forte. Abbiamo anche parlato molto delle quattro volte in cui abbiamo vinto in trasferta, e c’è da dire che lo abbiamo fatto in modi diversi. Quindi non è sempre fondamentale partire bene, ma sicuramente aiuta.
Pensi che i capitani dovrebbero essere pagati per la Ryder Cup?
(Ride) Penso solo ad essere concentrato sulla mia squadra. Ritengo che se il capitano venisse pagato e i giocatori no, sarebbe un po’ un assurdo, no? Quindi la mia risposta è decisamente no.
Su una scala da 1 a 10, quanto pensi sarà combattuto il primo match tra DeChambeau/Thomas e Rahm/Hatton?
Penso che saranno tutti e quattro match piuttosto tirati. L’attesa per ogni Ryder Cup è molto alta. Ogni giorno da lunedì è un crescendo di emozioni e adrenalina, sino ad arrivare al tee della 1 del venerdì mattina, che è pura energia e passione. I ragazzi sono pronti e non vedono l’ora di scendere in campo e giocare.
Cerchi delle caratteristiche specifiche nei giocatori che mandi per primi in campo?
Determinazione, carattere e forza mentale. Il peso di uscire per primi è grande quindi bisogna saper gestire bene il momento e avere le spalle larghe. Ho il 100% di fiducia in tutti i miei dodici giocatori per quanto riguarda la gestione della situazione. Mi piace Jon Rahm come leader per dare il via a questa Ryder Cup insieme a Tyrrell Hatton. Loro due hanno dimostrato di essere una coppia molto forte: Jon ha vinto quattro match su quattro in foursome in Ryder, Tyrrell due su due. È una coppia tosta e ne avremo bisogno all’inizio.
A Roma Ludvig Aberg e Viktor Hovland sono stati fantastici nei foursome ma qui hai deciso di dividerli. È stata una decisione difficile da prendere o, come hai detto, due anni sono lunghi e possono cambiare molte cose?
Niente di difficile, avevamo diverse opzioni a disposizione. Io ed Edoardo Molinari ne parliamo da tre/quattro settimane, da quando la squadra è stata formata. Abbiamo comunicato molto con i giocatori e loro sono sempre stati a loro agio con le nostre decisioni.
Esiste la possibilità in cui potresti lasciare qualcuno in campo sia al mattino che al pomeriggio?
C’è sempre quello scenario ma speri di non doverlo fare. Sicuramente non ne ho avuta la necessità a Roma con il vantaggio che avevamo accumulato venerdì. Ma è una situazione che potrebbe sempre verificarsi, e saremo pronti ad affrontarla.
Nel tuo discorso alla cerimonia d’inaugurazione hai fatto una piccola frecciatina agli USA sul fatto che vogliano essere pagati. Sai quanto guadagna il Tour Europeo da questo evento? E donano qualcosa in beneficenza?
Beh, non era diretto agli Stati Uniti. Il mio discorso era rivolto ai miei di giocatori. L’ho scritto forse sei mesi fa. Siamo sempre stati molto coerenti con ciò in cui crediamo e sul motivo per cui giochiamo. Non siamo qui per soldi ma per l’onore, la storia, per l’orgoglio di rappresentare un continente intero e per le emozioni che solo questo evento sa regalare. Non ci interessa cosa fanno gli Stati Uniti.
Keegan Bradley
Bryson DeChambeau e Justin Thomas giocheranno contro Tyrrell Hatton e Jon Rahm. Avevi in mente questo scenario quando hai scelto la tua prima coppia per i foursome del venerdì mattino?
Sì, anche perché sono entrambi giocatori incredibili, ma soprattutto sono giocatori molto “focosi”. Sono due che si esaltano in situazioni del genere. Hanno voglia di guidare la squadra e rendono al massimo in questi momenti.
Il match d’apertura infiammerà sicuramente il pubblico. Era un elemento che hai considerato nel decidere questa coppia?
Sì, assolutamente. Sono entrambi giocatori incredibili, ma soprattutto portano energia. Si nutrono di queste sfide. Sono perfetti per aprire le danze.
Scottie Scheffler e Russell Henley giocano come seconda coppia. Cosa ti piace di questo abbinamento?
Giocano bene insieme e si completano molto. Russell è un tipo molto solido, sempre costante, e lo stesso vale per Scottie.
Quando metti insieme le tue coppie, quanto pensi a quello che potrebbe fare Luke Donald con le sue?
Sinceramente dobbiamo pensare alle nostre di scelte. Non possiamo preoccuparci troppo di cosa fanno gli altri. Anche se sapessimo cosa pensa Donald, noi ci giochiamo i nostri e li mettiamo nell’ordine che riteniamo sia quello migliore.
Ti aspettavi che Rory McIlroy e Tommy Fleetwood uscissero come terza coppia? Era una possibilità?
Sì, storicamente li usano per primi o per ultimi. Ma, di nuovo, non ho idea di cosa stessero pensando.
L’ultimo duo che schieri venerdì mattina, Xander Schauffle e Patrick Cantlay, sembra essere davvero solido, con giocatori esperti che hanno già fatto molto bene in passato.
Sì, ci piace molto averli per ultimi. Possono essere quelli che “chiudono” bene per il nostro team e speriamo la prima sessione.
Quanto è stato difficile comporre queste coppie, soprattutto decidere chi non schierare? Tre rookie rimangono fuori, e i foursome sono una formnula di gioco complicata. È stato questo il motivo di questa scelta?
Sì, lo è stato. La cosa più difficile da capitano finora è stata proprio decidere chi far sedere in panchina. Sono tutti giocatori fortissimi. Non abbiamo “gregari” che entrano solo per poco. Sono tutte star. È stata una decisione dura. Ma abbiamo lavorato col team per gestire bene la situazione. E i ragazzi sono contenti. Davvero.
Ti ho sentito dire che vorresti essere in campo. Si vede che sei molto carico. C’è stata tanta attesa, ora vuoi iniziare.
Sì, sarà strano non essere in campo, la sensazione che ho ora è molto simile a quando sto per farlo in un grande appuntamento. Ma sarà una giornata divertente lo stesso.
Parlavi di energia. Bryson DeChambeau come primo farà subito esplodere l’atmosfera a Bethpage…
Vogliamo questo, ma allo stesso tempo sono anche due dei nostri giocatori migliori. Portano energia ma hanno anche tantissima qualità. E in queste situazioni si esaltano.
Come hai visto in questi giorni Scottie Scheffler ora che ha un ruolo più da veterano anche in Ryder? Essere il numero uno del mondo ti mette nel mirino…
Scottie è un leader. È colui a cui gli altri guardano come esempio. È tranquillo, silenzioso, ma è un compagno incredibile. Ed è un altro che è disposto a giocare con chiunque e fare qualsiasi cosa serva per vincere.