Daniel Gale, alla vigilia della prima gara della stagione 2026 del DP World Tour, l’Australian PGA Championship al Royal Queensland Golf Club, lo aveva dichiarato: “La 11 è un par 3 in cui domani posso fare buca in uno, la bandiera è messa perfetta per il mio volo di palla in draw”.

Detto, fatto. Nel prima giro del torneo, il 29enne australiano, numero 887 del World Ranking, ha centrato la buca con un ferro 8 da 168 yard proprio alla 3, portandosi a casa una fiammante BMW M5 Touring.

I commentatori TV sono rimasti sbalorditi, visto che la posizione della bandiera, corta a sinistra, era tra le più difficili possibili da collocare su quel par 3. Ma non per Gale, che gioca con un leggero draw.

Il suo colpo, calibrato alla perfezione, è rimbalzato dolcemente in green ed è rotolato fino a finire in buca. “Quella posizione di asta per me era da buca in uno, anche se probabilmente è la più difficile da prendere su quel green – ha detto al termine -. Ho preso un bastone un po’ più lungo del solito, ho tirato un ferro 8 con un perfetto baby draw che è atterrato dolcemente, rotolando in buca alla velocità ideale”.

L’aspetto più affascinante dell’ace di Gale è che mercoledì sera, a Brisbane, aveva scherzosamente profetizzato alla sua fidanzata e alla famiglia che avrebbe fatto una buca in uno e vinto così la splendida vettura BMW in palio.

“Ho controllato i premi o gli avvisi che riceviamo all’inizio della settimana, e ho visto che la vettura in palio era cambiato da premio solo per il weekend a premio valido per ogni giro del torneo – ha continuato Gale, che ha conquistato la piena carta per il DP World Tour la scorsa stagione -. Ho giocato la pro-am mercoledì e al termine ho detto: ‘Questa macchina è mia’. Più tardi quella sera l’ho ribadito anche alla mia fidanzata e alla sua famiglia: ‘Sì, la BMW è mia, domani la porto a casa…’. E in effetti è successo, quindi è tutto piuttosto folle!”.

Quello di giovedì è il terzo ace di Gale in un torneo e il sesto in totale da quando gioca a golf. L’ultimo era arrivato nel 2023 al Sandbelt Invitational sul East Course del Royal Melbourne, torneo creato dal campione U.S. Open 2006, Geoff Ogilvy. Quell’exploit a tre buche dal termine gli permise di imporsi per un solo colpo. “L’altro ace in gara lo avevo fatto a 12 anni. Questa volta però torno a casa con un premio dal valore di oltre 120mila dollari, davvero qualcosa di surreale”.

Fonte Golf Digest