Justin Rose ha dimostrato ancora una volta di avere tutto il necessario per competere ai massimi livelli: nervi d’acciaio, swing solido, potenza e una condizione atletica che, a 45 anni, lo mantiene competitivo tra i big del PGA Tour. Ma soprattutto, ha ancora quel killer instinct nei momenti decisivi.

Nel FedEx St. Jude Championship, sul percorso del TPC Southwind, a Memphis, Rose è diventato il vincitore più anziano del Tour negli ultimi cinque anni, superando l’attuale campione U.S. Open, J.J. Spaun, alla terza buca di spareggio.

Sotto di tre colpi rispetto a Tommy Fleetwood con cinque buche da giocare, Rose ha messo il turbo con quattro birdie consecutivi, agganciando la vetta a -16 insieme a Spaun. Nel playoff, ha pareggiato un birdie lunghissimo di Spaun poi chiudere i conti con un putt da 3 metri e mezzo  che gli è valso la dodicesima vittoria in carriera sul PGA Tour e la seconda nei Playoff della FedEx Cup, dopo quella 2018.

“È stata un’ultima ora e mezza incredibile,” ha detto Rose, che non aveva giocato nemmeno il giro di prova a causa di un malanno. Eppure ha girato ogni giro sotto par, incluso un 67 finale.“Non ho mai smesso di credere. È per questo che mi alleno, per vivere momenti così”.

Sì, Justin Rose è ancora lì. E sa ancora vincere

Rose ha ricordato anche l’ultimo Masters, dove un suo 66 nella giornata finale l’aveva portato a un playoff poi perso contro McIlroy. Stavolta però, quando Spaun ha infilato un putt da 9 metri nel secondo playoff hole, Rose ha risposto da campione. Alla terza buca di spareggio, lui ha messo il birdie, Spaun ha mancato il suo da 2 metri, e Rose ha potuto festeggiare con il suo caddie storico, Mark Fulcher.

Per Spaun, che ha chiuso con un ottimo 65 (inclusi birdie su 16 e 17), è comunque un altro risultato di spessore in un’annata eccezionale. Mentre Fleetwood, in testa dopo 54 buche, ha visto sfumare di nuovo l’appuntamento con la sua prima vittoria in PGA Tour, nonostante un gioco solido.

Come già accaduto al Travelers di giugno, Tommy Fleetwood non è riuscito a chiudere quando contava davvero.

Dopo una rimonta con tre birdie in quattro buche — a partire da un lunghissimo putt da 10 metri alla 12 — l’inglese si è presentato sul tee della 16 con due colpi di vantaggio. Ma ha mancato l’occasione sulla buca più facile del campo e poi ha pasticciato alla 17, mancando il green corto a sinistra e lasciandosi un approccio complicato. Il putt per salvare il par non è mai stato in linea.

“Ovviamente sono deluso. So che ci sono cose positive da portare a casa, ma adesso faccio fatica a vederle. Era lì, vicinissimo… ma si va avanti. C’è un’altra settimana, un altro torneo. Devo riflettere e poi ripartire”

Nonostante la sconfitta, ha voluto rendere omaggio al connazionale e amico Rose:

“Justin è incredibile. Amo la sua dedizione, il suo modo di vivere il golf. A 45 anni è ancora in forma, motivato, lucido. Un esempio per tutti.”

Rose, che viaggia con un van attrezzato per il recupero fisico, è diventato il più anziano vincitore su Tour dai tempi di Mickelson al PGA Championship 2021. È anche il secondo più anziano a vincere un evento dei Playoff FedEx, dietro solo a Vijay Singh.

Oltre al trofeo e ai 3,6 milioni di dollari, Rose risale al secondo posto nella classifica Ryder europea (come Spaun in quella USA) e rientra nella top‑10 mondiale, ora numero 9.

Dopo le sconfitte dolorose contro McIlroy ad Augusta e a Troon, Rose si è finalmente ripreso ciò che sentiva suo:

“Sento che la mia ‘estate d’oro’ non è finita. Questi segnali mi dicono che posso ancora giocarmela. Forse non tornerò a essere il numero 1, ma non serve. Mi basta trovarmi pronto nei momenti giusti. E stavolta a Memphis, l’ho fatto”

Leaderboard

 

Ora l’appuntamento è per giovedì con il BMW Championship al Caves Valley Golf Club, nel Maryland dove scenderanno i migliori 50 della classifica FedEx.