Scottie Scheffler è il Champion Golfer of the Year 2025. Il 29enne texano ha letteralmente dominato la 153esima edizione dell’Open Championship conquistando così per la prima volta l’iconica Claret Jug.
Mostruoso, inavvicinabile, letteralmente di un altro livello. Una conferma la sua arrivata anche sui links britannici dove ancora non aveva vinto. Lo ha fatto al suo stile, giocando con una sicurezza disarmante, sintomo di una superiorità tecnica e mentale impressionante sul resto dei suoi attuali avversari.
Partito con quattro colpi di vantaggio al via delle ultime 18 buche, Scheffler non ha mai sofferto, forte di una partenza che già il birdie della 1 ha messo in chiaro a tutti. L’unica distrazione, arrivata alla 8 per un eccesso di confidenza dal bunker del fairway, non ha cambiato né il corso del giro né quello della storia.
Un torneo che, complice anche l’assenza totale di vento e pioggia tipici a queste latitudini, ha messo ancora più a suo agio il numero uno del mondo, che ha così portato a casa un successo che è apparso scontato dalle primissime buche, dove il suo vantaggio dagli inseguitori è arrivato sino a sette colpi.
Per Scheffler arriva così l’incoronazione anche sul palcoscenico più bello e affascinante del golf mondiale, quello dell’Open Championship, con il doveroso tributo del pubblico britannico che lo ha celebrato degnamente ammirato dal suo straripante dominio.
Il sogno della grande rimonta di Rory McIlroy si è spento in fretta ma la sua gente gli ha riservato una standing ovantion da pelle d’oca nel catino della 18, orgoglio di una terra che ha dato i natali al primo vincitore non americano del Grande Slam alla carriera.
Per Scheffler è il trionfo numero quattro della stagione dopo CJ Cup, PGA Championship e Memorial, il quarto major e, nel 2026, sarà pronto a prendersi l’unico Slam che ancora gli manca, lo U.S. Open.
Con Scheffler inavvicinabile (-17 il suo totale, 68 lo score dell’ultimo giro), il resto del field ha giocato un torneo quasi a parte che ha messo in luce le ottime prestazioni di Harry English, splendido secondo a quattro colpi, e di Chris Gotterup, terzo con -12, confermatosi ad altissimi livelli dopo il successo nello Scottish Open di settimana scorsa.
Rory McIlroy, l’eroe di casa, chiude settimo a -10, con un leadeboard che parla americano con ben otto giocatori nella Top 10 finale.
Francesco Molinari, unico azzurro dei tre al via a passare il taglio, ha chiuso le ultime 18 buche in 74 e il torneo con un totale di +4, 63°.
Chapeau a Scottie Scheffler quindi, l’assoluto dominatore di questa edizione, che non avrà certo il carisma di Tiger Woods ma i suoi numeri parlano chiarissimo: il suo golf è di un altro pianeta e il suo regno sembra destinato a durare ancora a lungo.
Questa la classifica finale del 153° Open Championship
Scheffler show, la Claret Jug è sua
