Il Tanah Merah Country Club di Singapore ospita dall’8 all’11 ottobre la 34ª edizione del World Amateur Team Championships/Eisenhower Trophy, il Campionato del Mondo a squadre maschile, dopo che quello femminile è stato conquistato dagli Stati Uniti.

Il field

Saranno 36 rappresentative nazionali, composte da tre giocatori. Per l’Italia scenderanno in campo Michele Ferrero e Filippo Ponzano del Circolo Golf Torino, e Riccardo Fantinelli del Fioranello Golf Club, quest’ultimo alla seconda partecipazione consecutiva.

Saranno assistiti dal Roberto Zappa, Direttore Tecnico, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale maschile, Alain Vergari, Vice Commissario Tecnico Squadra Nazionale maschile e dal fisioterapista Damiano Guidi.

La gara si svolge sulla distanza di 72 buche, con due risultati su tre validi per la classifica a squadre. Vi sarà anche una graduatoria individuale. I vincitori avranno in custodia per due anni l’Eisenhower Trophy e riceveranno ciascuno una medaglia d’oro, mentre a secondi e terzi spetteranno rispettivamente medaglie d’argento e di bronzo. L’autore del punteggio individuale più basso sarà citato durante la cerimonia di chiusura, ma non otterrà alcun premio.

Stati Uniti detentori del titolo e favoriti

Difende il 16° titolo conquistato nel torneo, nato nel 1958, la compagine degli Stati Uniti che per puntare al 17° si affida in particolare a Ethan Fang, numero 3 del World Amateur Golf Ranking, e a Preston Stout, numero 4. Con loro Mason Howell, che invece è il n. 127.

Gli americani saranno i favoriti, ma avranno la forte concorrenza di Australia e Norvegia, lo scorso anno alle loro spalle, della Francia, quarta, e potrà dire la sua anche l’Italia che nelle ultime tre edizioni si è confermata nell’élite con il suo primo successo nella manifestazione (2022) e con due quinti posti (2018, 2023).

I possibili outsider

Da non sottovalutare la Nuova Zelanda, la Spagna, la Cina, la Svezia, la Repubblica Ceca, la Germania, il Giappone, l’Olanda e l’Inghilterra, ma vi sono anche altre formazioni in grado di rendersi protagoniste.

Tutti i top del ranking amateur al via

Nel field presenti nove giocatori tra i primi 25 del ranking mondiale. Insieme ai due statunitensi citati, al via anche lo scozzese Cameron Adam (n. 18), i sudafricani Christiaan Maas (n. 6) e Daniel Bennett (n. 25), il ceco Filip Jakubčík (n. 7), l’inglese Tyler Weaver (n. 11), il norvegese Michael Alexander Mjaaseth (n. 21) e il tedesco Tim Wiedemeyer (n. 22). A contribuire allo spettacolo tanti altri concorrenti tra i quali ricordiamo l’australiano Billy Dowling, l’altro ceco Štěpán Plášek, il francese Oscar Couilleau, l’irlandese Caolan Rafferty, il giapponese Rintaro Nakano, il cinese Ziqin Zhou, l’olandese Guus Lafeber, lo spagnolo Sergio Jimenez Romero e lo svedese Alfons Bondesson.

L’albo d’oro

L’albo d’oro parla statunitense con il team USA che è salito sul podio complessivamente in 28 occasioni, vantando anche nove secondi posti e tre terzi. A distanza notevole, con soli quattro successi, le altre due plurivittoriose, l’Australia e la Gran Bretagna & Irlanda, che si è imposta l’ultima volta nel 1998 e che da tempo schiera le quattro nazioni separatamente. Seguono con uno, oltre all’Italia, Canada, Svezia, Giappone, Nuova Zelanda, Francia, Danimarca, Olanda e Scozia.

L’Italia, prima del trionfo nel 2022 a Parigi con il trio Pietro Bovari, Marco Florioli e Filippo Celli, aveva al suo attivo quali migliori risultati due quarti posti con i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari e Matteo Delpodio a Portorico (2004) e con Nino Bertasio, Andrea Pavan e Federico Colombo in Australia (2008) e una quinta posizione con Giovanni Manzoni, Stefano Mazzoli e Lorenzo Scalise in Irlanda (2018), ripetuta poi, come detto, nel 2023 con Pietro Bovari, Riccardo Fantinelli e Flavio Michetti ad Abu Dhabi.