Brooks Koepka si era già espresso negativamente sulla ripartenza del golf a porte chiuse. “Giocare senza i tifosi sarà terribile. L’energia e la carica che offre il pubblico è il motivo per cui ci impegniamo e viviamo, anche noi golfisti”.
Ora però, ha fatto un passo avanti annunciando senza mezzi termini che se si deciderà di giocare la Ryder Cup senza spettatori, lui sarà il primo a mancare quell’appuntamento.
“Sappiamo tutti il motivo che spingerebbe la USGA a farci giocare è uno solo” e strofinandosi il dito indice e il pollice fa capire che è il denaro.
“Una Ryder Cup senza pubblico è come un qualsiasi torneo della stagione. Sono loro che ci incitano a fare sempre meglio. È per loro che giochiamo. È per lo spettacolo e il tifo da stadio. La Ryder è un vero e proprio evento sportivo diverso da qualsiasi altra competizione e se non ci fossero il pubblico questa sfida tra Stati Uniti ed Europa si ridurrebbe a una semplice esibizione. Cosa che è già”.
Koepka non è certo l’unico a mostrarsi sfavorevole. Un certo numero di giocatori, tra cui Rory McIlroy, si è espresso contro l’idea e persino i capitani di ciascuna squadra, Steve Stricker e Padraig Harrington, non amano il concetto di giocare a porte chiuse.
In effetti senza il pubblico mancherebbe la vera essenza di questa biennale ed eterna sfida
“Inutile dire che speriamo davvero di poterlo fare con i fan, ma questo resta da vedere”, ha detto a Golf Digest il CEO di PGA of America Seth Waugh il mese scorso. “Se non possiamo avere il pubblico, penso che dovremmo sederci nuovamente intorno al tavolo da e discuterne a lungo”.
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