Il PNC Championship ha animato il weekend di Orlando, in Florida, riunendo come da tradizione alcuni dei nomi più iconici del golf mondiale insieme ai loro familiari. Sul percorso del Ritz-Carlton Golf Club, il torneo ha confermato ancora una volta il suo fascino unico, fatto di competizione ad altissimo livello e di legami familiari che vanno ben oltre lo score.

Al termine delle due giornate, una squadra ha dominato su tutte: Matt Kuchar e il figlio Cameron hanno firmato una prestazione straordinaria, conquistando il PNC Championship 2025 ed entrando nella storia della manifestazione con un risultato da record.

Kuchar show: numeri da capogiro

Padre e figlio hanno letteralmente travolto il campo. Nell’ultimo giro hanno fatto segnare un incredibile 54 (-18), uno dei punteggi più bassi mai realizzati nella lunga storia del torneo, chiudendo a quota -33 complessivo. Un totale che ha migliorato di cinque colpi il precedente record e ha regalato ai Kuchar un successo con sette colpi di vantaggio sugli inseguitori.

Il copione era chiaro fin dal primo giro, aperto con un 57 che ha permesso al team Kuchar di prendere subito il comando e di non voltarsi più indietro. Colpi solidi da tee a green, scelte tattiche impeccabili e una precisione chirurgica nelle occasioni da birdie hanno tenuto lontane le squadre rivali. Decisivo il contributo di Cameron, brillante soprattutto nel gioco corto e sui green, capace di fare la differenza anche contro team esperti come quelli guidati da Davis Love III con il figlio Dru e da John Daly con John Daly II, entrambi fermi a -26.

“Oggi non tenevo il conto come ieri, ma credo di aver fatto cinque o sei birdie da solo”, ha raccontato Cameron con un sorriso. “Ogni tanto glielo dicevo: questo è tutto mio. Poi lui rispondeva subito facendo lo stesso”.

Una vittoria che vale doppio

Oltre ai numeri, il successo dei Kuchar è stato carico di emozione. Nel febbraio 2025 Matt ha perso il padre Peter, figura centrale nella sua carriera e presenza costante anche in diverse edizioni passate del PNC Championship.

“È qualcosa di magico”, ha detto Matt. “Se credi nel karma, nel destino o in qualcosa di più grande, senti che c’è altro dietro momenti come questo. Vedo Cameron migliorare continuamente ed è una gioia enorme. Mettersi in mostra quando conta davvero, davanti alle telecamere, non è scontato. Lui ha saputo alzare il livello nel momento giusto”.

Cameron, che il prossimo anno giocherà a livello universitario alla Texas Christian University, ha sottolineato il valore del legame con il padre: “Oggi sono stato fortunato, ho imbucato davvero tanto. E quando sbagliavo, sapevo che mio papà era lì a coprirmi”.

Il vero spirito del PNC Championship

Il PNC Championship resta uno degli appuntamenti più amati del calendario proprio per questa miscela di agonismo e tradizione familiare. Anche quest’anno non sono mancati momenti speciali, con squadre come Steve Stricker e la figlia Izzi o Nelly Korda insieme al padre Petr a impreziosire il leaderboard.

Nonostante alcune assenze di peso, come quella di Tiger Woods e del figlio Charlie, il torneo ha offerto uno spettacolo ricco di qualità ed entusiasmo, esaltato dal format che crea un’atmosfera unica, lontana dalla rigidità del Tour.

“È stato difficile», ha concluso Matt Kuchar. «Mio padre manca tantissimo. Arrivando in club house mi sono emozionato, pensando a quanto avrebbe significato per lui essere qui. Questa vittoria è anche per lui”.