Sole e assenza di vento nel secondo, intrigante round, del Cervino Open. Oggi tutti all’attacco ma senza dimenticare il disegno del percorso che, ancora una volta, richiede pazienza e cura dei particolari.

Oggi si vedono teeshot più aggressivi e putt importanti per piccoli errori fatti in precedenza fuori pista.

Lo spagnolo Del Moral non molla la vetta, fa suo un altro score in 64, che porta la vetta a 11 colpi sotto al par. Il suo è un gioco preciso, con uno swing ritmato ed esperto che cede qualche metro ai più giovani ma che sa centrare i fairway quando serve. Un player con fame di vittoria per onorare la carriera e per portare da famiglia e figli l’ambito trofeo sotto al Cervino.

Marco Guerisoli è elegante in campo, swinga sicuro con quella dolcezza tipica di chi conosce il mestiere. Corregge quando può, tenta dove possibile e porta a -8 il punteggio a sole 3 lughezze dall’avversario.

Scende sicuro in campo anche Stefano Mazzoli, raffica di birdie sulle prime nove buche che riesce a giocare in 5 colpi sotto al par. La sua potenza è da gestire a 2.000 metri ma oggi gli occhi di Stefano sono laser nella notte e tracciano la strada per il -7 dal quale potrà attaccare.

Ottimo il -5 dell’amateur Gregorio De Leo che si è affidato ad un gioco lungo da manuale, ma noi lo sappiamo, è un grande approcciatore e se la fusione dei talenti avvenisse nel final round potremmo assistere ad un gigante colpo di scena.

E’ tempo di far respirare il campo, di fare i conti sul proprio gioco, di aggiustare la mira in campo partica. Venerdì chiama ad alta voce il gran finale che al Cervino ha sempre riservato sorprese fino alla 18esima buca.

E’ tutto pronto, sacche, swing, gambe forti e passione

 

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