Giro completo dell’Alto Adige per il nostro itinerario. Siamo andati a visitare i sette campi (tre 18 e quattro 9 buche) da molti anni riuniti nel consorzio Golf In Südtirol e che, soprattutto quando l’estate si fa sentire, possono essere una proposta ideale di gioco.

Eppan: sulla strada del vino

Da Bolzano, la nostra prima meta si trova a una manciata di chilometri. Per raggiungere il campo di Appiano, è davvero questione di un quarto d’ora. Tutt’intorno le bellissime colline coperte di viti della Strada del Vino, che poi scendono verso il lago del Caldaro. In lontananza all’orizzonte le sagome dolomitiche dello Sciliar e del Catinaccio.

Ci troviamo a fondovalle, attorno a 250 metri sul livello del mare, nel cuore di una delle più importanti zone vinicole italiane. 160 le aziende dell’Alto Adige che ogni anno producono 40 milioni di bottiglie, grazie anche a 300 giornate di sole e a condizioni ideali per la coltivazione.

E fra viti e meli (la provincia di Bolzano rappresenta, per estensione, la prima area europea del frutto più storico e celebre) fa bella mostra di sé il Golf Club Eppan, dal nome in tedesco di Appiano. Nove buche, con un taglio moderno e spigliato, un links del 21° secolo che ispira subito curiosità e voglia di essere giocato. Anche incuriositi dal suo nome, che è tutto un programma: Blue Monster.

Numerosi gli ostacoli d’acqua, contornati da belle e rigogliose canne, e davvero intrigante il disegno del percorso. Non facilissimo, rappresenta comunque un bel challenge per qualunque giocatore, a patto di scegliere il tee di partenza adeguato al proprio livello tecnico. La proprietà è della famiglia Gostner, fra le più note e benestanti dell’Alto Adige, che possiede anche il nove buche di Carezza.

Da applausi la clubhouse. A disposizione degli ospiti 20 stanze e quattro ­suite, ristorante, wine bar e spa, su un’area vasta e con servizi di prim’ordine.

LANA: giocare fra vigne e Meli

Poco più di un quarto d’ora e, salendo verso Merano, raggiungiamo  il campo di Lana. Anche in questo caso le nove buche del club si trovano a fondovalle. Essendo a 300 metri di altitudine e ben esposto al sole, il campo è aperto da metà febbraio a metà dicembre. La zona in cui si sviluppa è interamente dedicata alla coltivazione di frutta, con le viti e i meli assoluti protagonisti. Gli ostacoli naturali sul percorso sono in primo luogo proprio i lunghi filari delle vigne e i piccoli alberi di melo, che si insinuano fra alcune buche del campo. Completamente pianeggiante, il tracciato del Golf Club Lana “Gutshof Brandis” è senz’altro l’ideale per una bella giocata rilassante, che consente di divertirsi davvero senza l’ansia che alcuni percorsi, magari bellissimi ma impegnativi, trasmettono ai giocatori con minor bagaglio tecnico.

Par 35, il campo di Lana sfiora i 5.600 metri sul doppio giro e comprende un paio di laghi che vanno a sommarsi come difficoltà a bunker e zone coltivate. La clubhouse è fra le più accoglienti che ricordiamo. Ricavata nell’antico Maso Brandis, ha proprio tutto quello che serve prima e dopo un giro di golf. Con un plauso al bar, alla sua bellissima terrazza e alle due sale ristorante, fra cui quella al primo piano ideale per organizzare serate speciali. A chiudere la giocata, bicchiere della staffa in clubhouse con un delizioso Gewürztraminer, per dimenticare anche i colpi di golf meno nobili.

PASSIRIA: due resort da favola

In direzione nord, superiamo Merano e ci infiliamo in Val Passiria. In una ventina di minuti raggiungiamo San Leonardo e, sulla sinistra della valle, il nostro obiettivo a cinque stelle. Stiamo parlando dello spettacolare Hotel Andreus, meraviglioso albergo che domina le 18 buche del Golf Club Passiria.

Aperto nel 2008, due anni fa ha raddoppiato con la nascita del Golf Hotel, una bella struttura in legno riservata agli adulti (non sono ammessi bambini). Sono 73 le suite dell’Andreus e una quarantina quelle dell’albergo a tutto golf. In entrambe le strutture, pietra, vetro e l’onnipresente cirmolo (pino cembro) regalano un’immagine tradizionale ma riveduta e corretta nel segno della modernità. Piscine, laghi balneabili, spa, wellness center e zone relax distesi su migliaia di metri quadrati amplificano i servizi dei due hotel a cinque stelle.  La posizione sul lato sud della valle garantisce un campo agibile e in perfette condizioni da marzo a novembre, visto che ci troviamo a 600 metri di altitudine. Il percorso comprende sette laghetti, mentre i fairway sono abbastanza larghi e i green di dimensioni generose.

Par 71 di quasi 5.700 metri dal tee degli uomini, offre scorci di grande bellezza e consente l’utilizzo di tutti i bastoni nella sacca. L’andamento del percorso propone varie terrazze parallele fra loro, in un morbido saliscendi. Per molti, comunque, suggerito l’utilizzo dei recentissimi golf car a disposizione.

Andreus e Golf Hotel: un mondo davvero speciale dedicato al benessere. Accanto al golf, la possibilità di praticare qualunque sport, dal tennis con i campi in terra rossa alla pallavolo, dal basket all’equitazione, in un attrezzato maneggio.

PUSTERTAL: il campo di Brunico

Per raggiungere il Golf Club Pustertal, il trasferimento più lungo del nostro itinerario. Continuiamo verso nord fino a Vipiteno. Da qui, si punta verso la Val Pusteria e Brunico: in totale, dal Passiria, circa un’ora e mezza di auto. Ma la bellezza del paesaggio merita senz’altro la lode. A 900 metri di quota, il percorso di nove buche resta aperto da aprile a novembre e si snoda in parte nel bosco, in parte in campo aperto e in mezzo a un canneto legalmente protetto, garantendo una cornice di gioco varia e piacevole.

Molto spettacolare, propone alcuni ostacoli d’acqua impegnativi, come alla buca 5. Per la sua conformazione offre interessanti spunti di gioco per i bassi di handicap, che riusciranno a far tesoro dell’aria più rarefatta rispetto alla pianura, guadagnando non pochi metri sui colpi lunghi. Sfruttando i numerosi tee di partenza anche i golfisti tecnicamente meno dotati potranno però divertirsi sulle nove buche del Golf Club Pustertal.

Davvero piacevole la clubhouse, con una vasta terrazza su cui gustare piatti del territorio. L’abbinamento con i vini altoatesini è ideale, per una pausa di relax a tavola che ricorderete con molto piacere.

ST. VIGIL SEIS: al cospetto dello Sciliar

Dopo aver ripreso l’Autobrennero in direzione sud, con la Statale 12 e la Provinciale 24 risaliamo fino a Castelrotto. Siamo ai piedi del fantastico Sciliar, all’Alpe di Siusi. Sotto di noi si apre a nord la Val Gardena e più a est è la volta della Val Badia. Una veloce deviazione ben segnalata e dopo una breve discesa ecco l’ingresso al circolo St. Vigil Seis, aperto nel 2007. Con la nostra Mercedes-AMG 53 Coupé, viaggio in tutto relax, con poco più di un’ora di guida, su un percorso quanto mai ideale per mettere alla prova le straordinarie doti di questa vettura.

Punto di riferimento del club il Golfhotel Sonne, tre stelle che va senz’altro al di là degli standard della sua classe alberghiera. Una ventina le camere, ognuna arredata in stile differente, cui si aggiunge una piacevolissima area relax ispirata alle tradizionali malghe altoatesine. Stesso calore anche nel ristorante “R19”, che comunque offre oltre un centinaio di coperti divisi fra sale interne (intime “stube” in boiserie di cirmolo) e la grande terrazza all’esterno.

Impegnativo ma divertente il percorso di gioco, decisamente montano con le sue accentuate ondulazioni. Non lungo, ma ricco di insidie, spesso consiglia di puntare sui ferri per un gioco di precisione. Fra le molte belle buche, nella mente restano senz’altro impressi due par 3 a caduta: la corta ma delicata 4, con il green avvolto da un vorticoso torrente di montagna, e la 15 che precipita a valle da un dislivello che ci giurano essere di quasi 50 metri. Ovvero il più elevato su un par 3 in Europa.