C’è una frase che raccoglie perfettamente l’essenza della meta scelta per il nostro itinerario di questo mese: “Il Circolo Golf e Tennis Rapallo è un luogo dove rilassarsi con la famiglia e gli amici, un luogo dove le persone e le tradizioni contano”.

Storia, tradizione e passione

Queste poche e significative parole sono in bella evidenza nello splendido patio che accoglie ogni giorno all’ingresso del Club soci, amici e semplici visitatori. Rappresentano appieno lo spirito che da oltre 90 anni anima una delle realtà golfistiche più affascinanti ed apprezzate della nostra Penisola.

Francesco De Gregori, uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, scrisse nel 1985 uno dei suoi immortali capolavori, ‘La storia’. La storia siamo noi, diceva, nessuno si senta offeso.

Versi e note i suoi che sembrano qui dolcemente aleggiare passeggiando tra le sue buche e che non potrebbero trovare migliore collocazione. La storia siamo noi, nulla di astratto o trascendentale.

E quella di Rapallo di storia è legata a doppio filo a uomini che con impegno, passione e assoluta dedizione hanno contribuito, giorno dopo giorno, a scrivere le sue pagine più belle.

A partire dai dodici presidenti che si sono succeduti alla sua guida, capaci di far crescere e valorizzare uno straordinario patrimonio. Guardando sempre al futuro, un futuro che ieri come oggi ha tinte forti e brillanti.

A bordo della DS4 E-TENSE Plug-In Hybrid

Ad accompagnarci in questo viaggio nella terra ricca e generosa del Tigullio non poteva che esserci una vettura che in tema di fascino e di carisma non è seconda a nessuna.

Ruote larghe, silhouette atletica, profilo aerodinamico. Le linee di DS 4 conquistano sin dal primo sguardo. Grazie poi a una motorizzazione ibrida E-TENSE da 225 cv ricaricabile di ultima generazione, offre prestazioni e fluidità di guida straordinarie. Con oltre 50 chilometri d’autonomia elettrica.

Da Milano a Rapallo il viaggio è una piacevole scoperta di una vettura all’avanguardia non solo per il suo stile magnetico. Tutte le innovazioni tecnologiche sono perfettamente integrate con il design degli ambienti interni, amplificando la serenità dell’atmosfera a bordo.

Nessun dettaglio è lasciato al caso, per un risultato finale di grande prestigio. DS 4 incarna la “tecnologia dell’eleganza”, un’alleanza esclusiva tra tecnologie d’avanguardia, realtà aumentata e design sofisticato. Più efficienza, più connettività e più innovazioni al servizio dell’esperienza di guida e della sicurezza.

Golf e tennis Rapallo

Ad accoglierci ci sono due persone speciali, che con anima, cuore e professionalità contribuiscono quotidianamente al successo di questo circolo. Parliamo di Fabrizio Pagliettini, entrato a Rapallo nel 1985 e direttore dal 1991, e Mario Bovone, superintendent del club dal 2007, che ci accompagnano attraverso i 45 ettari su cui si sviluppano le sue inconfondibili buche. 

Il golf da queste parti nasce nel lontano 1929. Data in cui l’Azienda Autonoma di Soggiorno diede avvio al progetto di cinque campi da tennis e di un percorso 9 buche, della lunghezza complessiva di oltre 2.500 metri. Queste corrono lungo il fiume Boate, con sentieri tra i faggi e i castagni.

Il clima mite e l’umidità persistente in questo angolo di verde alle spalle di Rapallo favoriscono il crescere rapido di una rigogliosa vegetazione. Infatti vengono piantate acacie, tigli, eucalipti, platani, e altre specie più esotiche. Tra le quali tante palme che ricordano a tutti che qui l’inverno è sempre più clemente che altrove.

Ecco perché, fin da allora, a Rapallo si gioca sempre, tutto l’anno fin dalla primavera del 1933. Ben presto 9 buche non bastano più. Nel 1970 si dà inizio a un impegnativo ampliamento del percorso, con bonifiche di terreni paludosi, sbancamenti consistenti, scavi di drenaggio e perfino la deviazione del Boate. Infine,  la messa a dimora di tante altre piante a coronare le 18 buche di Rapallo, che già dall’inverno del 1971 ospitano golfisti provenienti da tutto il mondo.

Sui suoi fairway sono passati reali e grandi personalità del mondo dell’imprenditoria, dello sport e dello spettacolo, tutti uniti dalla grande passione per il golf.

 

Il campo

Le 18 buche si sviluppano oggi su 5.539 metri totali. Dal punto di vista tecnico non presenta una lunghezza di rilievo. Prova ne è data dal par 70 del campo, con due soli par 5 (la delicata 2 e la più abbordabile 7). Ma questa mancanza viene ampiamente ripagata dai green piccoli e ben protetti dai numerosi bunker che li circondano.

I fairway stretti e la folta e alta piantumazione che corre lungo i rough lo rendono particolarmente insidioso sin dal tee-shot ma allo stesso tempo particolarmente affascinante.

Le prime nove buche, quelle storiche del 1929, disegnate da Alberto Maffei, sono un tripudio di piante di rara bellezza e prestigio. La particolarità delle seconde 9 realizzate dall’Arch. Migliorini a fine degli anni Sessanta è senza dubbio il Monastero di Valle Christi che fa da sfondo al green della celebre 7, oltre ai due dog-leg che accolgono le buche 10 e 11.

Nel corso degli anni il campo ha necessitato di importanti opere di manutenzione per mantenere il livello agronomico all’altezza delle aspettative dei suoi frequentatori. Un importante restyling è stato realizzato negli anni novanta su più buche del percorso dall’Arch. Cabell B. Robinson. Più recente è il nuovo disegno delle buche 5 e 6 firmato da Costantino Rocca su progetto di Fulvio Bani.

Il driving range, posizionato vicino alla buca 1, offre 12 postazioni coperte, e 10 scoperte. Sono presenti un putting green di pratica vicino al green della buca 18, due aree approcci e putting green. Una a metà della buca 2 e l’altra vicino al monastero di Valle Christi.

Oggi proprietà della Regione Liguria, il circolo rappresenta per Rapallo uno dei suoi biglietti da visita più prestigiosi.

Al di là dei grandi eventi sportivi e mondani che l’impianto e la sua raffinata club house continuano ad ospitare, va anche ricordato che  la cittadina rivierasca ha mantenuto intatta un’area verde di tale importanza grazie alla lungimiranza di chi ne era alla gestione molti anni fa. Arricchendola di essenze arboree tali da renderla un vero e proprio giardino botanico e proponendo iniziative per la realizzazione delle prime 9 buche. Lo stesso merito va a colore che, più in là nel tempo, ne vollero l’ampliamento portandolo alle attuali 18.

Gli obiettivi

Dal 2017 alla guida di Rapallo c’è Attilio Riola, dodicesimo presidente del club ligure. Un rinomato imprenditore nel campo dell’edilizia che si è distinto in questi anni per l’impronta manageriale che ha voluto imprimere alla gestione. Riuscendo con l’appoggio del consiglio direttivo a rinnovare con interventi sempre attenti e mirati il volto del sodalizio ligure.

“Il Circolo Golf e Tennis Rapallo inizia il nuovo anno con grande ottimismo e con speranza di ritrovare una frequentazione sociale serena e sorridente come tradizione del Club sino a prima della pandemia – ci racconta Riola -. Ci sono buoni presupposti e nuove iniziative sia per quanto riguarda il percorso che per la club house.

Due le importanti novità di questo inizio anno. In primis la nuova cucina, che sarà pronta a fine primavera, e che garantirà una qualità di servizio ai soci e agli ospiti più moderna e accogliente. Il bar ristorante è infatti da sempre uno dei valori aggiunti di Rapallo che è conosciuto non solo per il suo percorso e le peculiarità del suo magnifico territorio ma anche per la qualità dei piatti proposti”.

Ma si sa, questo è un club che non vive di gloria passata, anzi, lavora assiduamente nel presente per garantirsi un futuro sempre più brillante. “Per quanto riguarda il campo interessante è il restiling della buca 14 bis – ci racconta Fabrizio Pagliettini -. Si tratta di un angolo storico del campo, un tee di partenza e un green a poco meno di 100 metri. In mezzo… il vuoto. Nel percorso iniziale, quello del 1929 a 9 buche era la 5, quella apparentemente facile, che in allenamento giocavi abbastanza tranquillo e che invece diventava un incubo in gara. Si sa, l’aspetto psicologico nel golf ha il suo spazio determinante”.

Dagli anni Settanta in poi, con l’apertura del percorso a 18 buche si è trasformata in una buca invernale che entrava in gioco quando la 10 e la 11 erano ingiocabili a causa delle piogge. “Poi i drenaggi realizzati su tutto il percorso e in particolare su quelle due buche confinarono questo gioiello in pensione e così la 14 invernale fu usata molto poco – ricorda Pagliettini -. Oggi è stata rifatta nella sua totalità senza svilire le caratteristiche storiche nel rispetto di un disegno geniale e particolarissimo. Questo promette, con la sua nuova veste, di ritornare a essere una buca interessante e particolarmente delicata”. 

La ripartenza

La vita sociale ha subito un inevitabile frenata in questi ultimi due anni ed è ferma intenzione del Direttivo cercare di ritrovare un’atmosfera piacevole e sorridente per riportare soci e frequentatori a vivere la club house.

“Cercheremo di dare risalto al calendario gare al quale si è lavorato molto per avere una buona qualità di eventi tutto l’anno – prosegue Pagliettini -. Abbiamo allo studio anche manifestazioni non soltanto sportive che facciano avvicinare sempre più la gente alla nostra realtà”.

Importante è come sempre il lavoro con i giovani, il futuro del club, grazie anche all’Accademy Swing Studio. Il gruppo maestri di Rapallo, molto coeso giovane e determinato, sta lavorando per crescere nuovi talenti in un club che nel 1999 ha vinto il Seminatore d’Oro è che da sempre punta sulla categoria giovanile con ottimi risultati.

“È stato un anno nefasto per i colori sociali – ricorda Riola – perché sono mancati alcuni soci storici ma soprattutto due maestri che hanno scritto pagine importanti della nostra storia. Michele Avanzino e Adriano Brizzolari non sono più con noi ma la loro presenza si avverte, si percepisce ancora molto forte il loro infinito amore per il circolo. È ferma intenzione del Direttivo ricordarli nel corso dell’anno con un evento che vogliamo diventi un appuntamento annuale per tante stagioni.

Ci preme sottolineare anche l’importanza occupazionale del nostro Circolo che può vantare venti dipendenti diretti, cinque maestri di golf, tre di tennis, una decina al bar ristorante. Questo aspetto assume oggi una valenza ancora maggiore alla luce del periodo di forte crisi generale. Il Circolo garantisce il lavoro tutto l’anno pur con le difficoltà gestionali che come tutte le aziende deve affrontare. Sono stati inseriti anche alcuni giovani per garantire la continuità di un servizio che da sempre è basato sulla disponibilità e l’attenzione massima al bisogno del singolo”.

In fondo il 2022 dovrà essere per molti aspetti l’anno del rilancio. Senza aspettative troppo alte ma con un progressivo ritorno alla normalità. Importanti saranno le sinergie con il territorio, con le aziende più importanti, con gli hotel e le attività turistiche, e con i tour operator.

Anche l’accordo con DS Automobiles, attraverso cui Rapallo entrerà a far parte dei golf club brandizzati DS in Italia, è visto dal direttivo stesso in quest’ottica. Alzare ancora di più il livello del servizio e del divertimento dell’utente, per dare un’immagine nuova e fresca del Circolo ma sempre legata alla propria storia e alla propria tradizione.