Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo dal nome “COVID-19: la bozza delle nuove regole per tornare a giocare”. Come prevedibile, ha suscitato molte reazioni. Tutti noi, Circoli, golfisti e Federazione, non vediamo l’ora di poter rimettere i piedi su un green. Anche perché vorrebbe dire che stiamo uscendo da questo lungo e buio tunnel. Ma, come sappiamo bene, ci vorrà tempo.

Dopo poche ore l’articolo era già stato visualizzato sul nostro sito da oltre 3.000 utenti unici, un numero abbastanza emblematico dell’interesse sull’argomento. Molti commenti e suggerimenti sono poi arrivati in Viale Tiziano. Pur avendo sottolineato con evidenza che si trattasse solo di una bozza, di una serie iniziale di idee tutte da verificare, qualcuno ha interpretato in maniera non corretta il senso della nostra pubblicazione.

In attesa dei nuovi decreti, che speriamo ci ridiano presto, anche se in maniera progressiva, le nostre libertà, Federgolf sta lavorando per arrivare preparata all’appuntamento con la fase in cui si potrà pensare di nuovo a giocare. Il confronto è appena iniziato e non sarà certo facile raggiungere compromessi condivisi da tutti. Siamo in Italia e, nel bene o nel male, la nostra proverbiale fantasia riesce a partorire mille idee differenti su cui discutere.

Il cammino iniziato sottotraccia della Federgolf ci sembra sia quello giusto. È indispensabile mettere a confronto varie regole e ipotesi, insieme a circoli, addetti ai lavori e a tutti quelli che possano dare un contributo fattivo e concreto. Dopo la tempesta del COVID-19, quando si potrà riprendere sarà vitale avere già ben chiare quali saranno le nuove regole di comportamento in campo, per non perdere un solo minuto.

Come tutto il resto delle attività del Paese, anche il golf rischia molto in questa terribile situazione. Essere pronti al via, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, sarà il modo giusto per contenere al massimo le inevitabili conseguenze negative che ci aspettano. Credo che chi ama il golf lo capirà alla perfezione. E se potrà, darà senz’altro una mano.