Nessun bastone nel gioco del golf ha la capacità di essere decisivo e allo stesso tempo di generare un intenso rapporto di odio/amore come il putter. Da sempre oggetto di continuo studio e sviluppo tecnologico, è stato trasformato in alcuni casi in un vero e proprio oggetto di culto.

È questo il caso di Hardwood Putters, azienda italiana nata dall’idea del suo fondatore, l’artigiano Dario Trentini, di unire il mondo del golf con la falegnameria di design.

L’intenzione era quella di creare una gamma di putter che non fossero solo funzionali e in linea con le normative ma che fossero anche dei piccoli oggetti d’arte.

I materiali utilizzati sono quindi di primissima scelta e la particolarissima distribuzione del peso, unita a un design volutamente vintage, garantiscono di avere tra le mani un prodotto unico ed estremamente efficace sul green. Il legno quindi non solo sinonimo di natura, storia e ritorno al passato, ma anche e soprattutto di efficacia.

Dagli inizi degli Anni 90 il legno è andato lentamente scomparendo dai bastoni dal golf a discapito dell’acciaio e in seguito di varie tipologie di leghe tra cui il titanio, la grafite e il carbonio, perché? Marcisce, si rovina, si ammacca, non conviene, non é preciso come il metallo; queste solo alcune delle risposte ricorrenti.

Da qui la necessità di Harwood di capire e approfondire, creando una linea di putter che fosse completamente diversa e allo stesso tempo più efficace, bastoni che tornassero indietro nel tempo, alla scoperta di antiche forme e colori ormai dimenticate ma che allo stesso tempo fossero tecnologicamente avanzati, in grado di dire la loro anche al giorno d’oggi.

Il putter, tra gli attrezzi del mestiere di un golfista, è certamente quello che più di ogni altro necessita di una scelta accurata e non sempre dettata solo dalle sue caratteristiche tecniche. È questione di feeling, di sensazioni, di un rapporto che fin dal primo tocco deve trasmettere sicurezza, facilità.

Del resto stiamo parlando del colpo più decisivo nel gioco del golf, quello che nella maggior parte dei casi determina il successo o la sconfitta, lo spartiacque di molte gioie e dolori.

E se oltre all’efficacia anche l’occhio ha la sua parte, allora significa che siamo di fronte a un oggetto che non è solo vintage ma che è al passo con i tempi.