McIlroy e il 2025: “Se vinco la Ryder a New York è l’anno più bello”

Rory McIlroy è tornato in Irlanda, e l’Irish Open di questa settimana al K Club, nei pressi di Dublino, rappresenta un’occasione rara per il campione in carica del Masters di fermarsi a riflettere. Sulla sua infanzia, sull’unica vittoria all’Irish Open e, naturalmente, sulla stagione 2025, che ha dato una svolta storica alla sua carriera.
“Ho dei ricordi meravigliosi legati al K Club – ha detto McIlroy prima del torneo in conferenza stampa -. Sono venuto qui a vedere la Ryder Cup nel 2006 con mio padre, e ho vinto il mio unico Irish Open qui nove anni fa. È un posto che mi riporta alla mente tanti bei momenti, e spero di aggiungerne altri questa settimana”.
Il ritorno sull’isola di smeraldo, a sole cinque settimane dall’Open Championship disputato a Royal Portrush, nella natia Irlanda del Nord, sembra aver dato nuova energia al 36enne.
McIlroy ha trascorso una settimana sulla costa occidentale dell’Irlanda prima dell’Irish Open, e si è mostrato ispirato quando gli è stato chiesto quale campo sceglierebbe per giocare per il resto della sua vita se potesse sceglierne solo uno. La sua risposta? Il Royal County Down.
Per quanto impegnativa possa essere una competizione “di casa” per una superstar, l’Irish Open è anche un’occasione perfetta per prendersi un momento e godersi tutto ciò che lo circonda. Dopo il primo giro al K Club, McIlroy ha indossato la Giacca Verde di Augusta per una sessione di domande e risposte con i fan, mentre gli altri tre trofei dei major sono esposti per tutta la settimana nella Championship Village.
“È assolutamente fantastico poter condividere tutto questo con le persone. L’ho sempre detto, negli anni in cui sognavo di vincere la Giacca Verde, ripetevo che se ci fossi riuscito non me la sarei mai tolta. E probabilmente fino ad ora non l’ho indossata quanto avrei dovuto. Quindi ogni occasione per metterla, insieme agli altri trofei dei major, è davvero, davvero speciale”.
La vittoria al Masters di aprile ha consacrato McIlroy come il sesto golfista della storia a completare il Career Grand Slam. Ha inseguito per dieci anni l’ultimo pezzo del puzzle, Augusta, dopo aver già vinto lo U.S. Open (2011), l’Open Championship (2014) e due PGA Championship (2012, 2014).
Dopo essere crollato in lacrime per la gioia e il sollievo all’Augusta National, in seguito alla vittoria ai playoff contro Justin Rose, McIlroy ha vissuto un periodo di flessione, almeno secondo i suoi standard, mentre cercava di ritrovare la motivazione.
Vincitore anche del Players Championship quest’anno, non ha più vinto dopo il Masters, collezionando comunque quattro piazzamenti tra i top 10 sul PGA Tour, incluso un settimo posto a The Open.
La Ryder a New York
Ma il suo sguardo è già rivolto alla Ryder Cup di fine mese a Bethpage. La squadra europea non vince sul suolo americano dal 2012, quando McIlroy fece parte della storica rimonta a Medinah. Se lui e i suoi 11 compagni riuscissero a compiere l’impresa a New York, che McIlroy ha definito “una delle più grandi imprese del golf”, allora il 2025 diventerebbe, secondo lui, l’anno migliore della sua carriera.
Questo, ovviamente, riconoscendo anche la straordinaria stagione 2014, quando vinse due major, il WGC Bridgestone Invitational, il BMW PGA Championship a Wentworth e la Race to Dubai del DP World Tour, tutto nello stesso anno.
“Direi che il 2025 è l’anno in cui tutto si è incastrato alla perfezione. Il Masters era fondamentalmente l’ultimo pezzo mancante. Quando guardo alla mia carriera e al percorso che ho fatto come golfista, posso dire di aver ottenuto ciò che desideravo. Tutto quello che arriva da qui in avanti è un di più, ma bisogna anche saper ridefinire i propri obiettivi.
Certo, mi piacerebbe vincere questa settimana e la prossima a Wentworth, ma il vero obiettivo ora è la Ryder Cup in trasferta. Dopo tutto quello che è successo quest’anno… il 2025 sarebbe davvero il miglior anno della mia carriera. E se mai dovessi avere un anno migliore di questo, sarei proprio curioso di vederlo!”.
di Evin Priest, fonte Golf Digest
McIlroy e il 2025: "Se vinco la Ryder a New York è l'anno più bello"