Rory McIlroy ha svelato ieri ai giornalisti presenti al BMW Championship che i giocatori del team europeo di Ryder Cup stanno utilizzando visori di realtà virtuale programmati con il tifo contro dei tifosi americani, per simulare la possibile accoglienza non certo amichevole che li attende al Bethpage Black di New York dal 26 al 28 settembre.

Undici dei dodici giocatori della squadra europea erano presenti al BMW PGA Championship, il torneo di punta del DP World Tour che si è chiuso ieri a Wentworth.

Della spedizione europea in America fa parte anche l’austriaco Sepp Straka, che non ha preso parte al torneo a Londra ma è rimasto ad allenarsi negli Stati Uniti, il fresco vincitore di Wentworth, Alex Noren, vice capitano insieme a Thomas Bjørn, Francesco ed Edoardo Molinari e Josè Maria Olazabal, oltre ovviamente a capitan Luke Donald.

Cena di squadra con sorpresa a Wentworth

Donald ha organizzato una cena di squadra martedì scorso a Wentworth, il quartier generale del DP World Tour che gestisce la parte europea della Ryder Cup, alla quale hanno partecipato giocatori, staff, caddie, mogli e fidanzate. McIlroy ha rivelato che proprio in quell’occasione gli undici giocatori hanno ricevuto i visori VR.

“Ci hanno chiesto: ‘Fino a che punto volete spingervi?’– ha raccontato McIlroy domenica a Wentworth -. E io ho risposto: ‘Fino a dove volete’. I visori servono a simulare le immagini, i suoni e il rumore, elementi con cui dovremo fare i conti a Bethpage. Quindi è meglio cercare di desensibilizzarsi il più possibile prima di arrivare sul campo. Puoi impostare i vosori in modo che dicano qualsiasi cosa, puoi arrivare anche molto vicino al limite…”.

Donald ha debuttato come capitano al Marco Simone, a Roma, portando il team a una netta vittoria nel 2023. L’ex numero 1 del mondo, vincitore di cinque titoli sul PGA Tour e di sei sul circuito europeo, è stato elogiato per la sua grande attenzione ai dettagli.

Anche in questo secondo mandato sembra che voglia continuare con questo approccio meticoloso, per non lasciare nulla al caso e fare di tutto per riportare la coppa a casa 13 anni dopo il miracolo di Medinah.

“Stiamo facendo tutto il possibile per prepararci al meglio a ciò che ci aspetterà venerdì prossimo a Bethpage – ha continuato McIlroy -. Ma nulla può davvero prepararti finché non ci sei dentro. Puoi indossare tutti i visori VR che vuoi e provare tutte le tecniche che stiamo sperimentando, ma quando arrivi sul tee della 1 venerdì mattina, tutto diventerà improvvisamente reale, la pressione sarà alle stelle e dobbiamo essere in grado di affrontare ogni momento al meglio”.

A New York per gli ultimi dettagli

La squadra europea, partita domenica pomeriggio da Londra, è atterrata a New York ieri. Oggi è prevista una sessione di pratica di 9 buche sul Black Course di Bethpage, mentre martedì ne giocheranno 18. Poi tutti a cena a New York e ritorno in Europa, per preparare gli ultimi dettagli di quella che si presenta come una vera e propria battaglia sportiva e non solo nel catino infernale di Bethpage.

di Evin Priest, fonte Golf Digest