Nel teatro selvaggio di New York, tra i fischi del pubblico americano e la tensione che solo la Ryder Cup può generare, Tommy Fleetwood ha scritto un capitolo indelebile nella storia del golf europeo. Al termine della 45ª edizione della Ryder Cup, è lui il giocatore premiato con il prestigioso Nicklaus-Jacklin Award, un riconoscimento che va oltre i numeri e tocca l’anima del gioco.

Il premio, istituito per onorare Jack Nicklaus e Tony Jacklin, due leggende che nel 1969 dimostrarono che la sportività può superare ogni rivalità, viene assegnato a chi incarna lo spirito autentico della Ryder Cup. Integrità, decisioni giuste sotto pressione, e rispetto per il gioco.
In quell’anno lontano, fu un putt concesso, un gesto semplice ma eterno.
Nel 2025, è stato il comportamento e il cuore di Tommy Fleetwood a meritare quel testimone.

Una prestazione da leader silenzioso

Fleetwood ha chiuso la settimana con un record stellare: 4 vittorie, 1 sconfitta, 0 pareggi, contribuendo con quattro punti pesantissimi alla vittoria finale dell’Europa per 15 a 13. Ha fatto coppia con un instancabile Rory McIlroy, battendo senza esitazioni Collin Morikawa e Harris English nelle foursome. Poi, ha unito le forze con l’esperienza di Justin Rose per due successi memorabili nei fourball, incluso un 3&2 su Scottie Scheffler e Bryson DeChambeau.

Il suo bilancio personale in Ryder Cup è ora 7 vittorie, 3 sconfitte e 2 pareggi, che lo rende il miglior europeo di sempre per percentuale di vittorie tra chi ha disputato almeno 10 match. Ma non è questo a spiegare davvero perché sia stato scelto.

L’eleganza nel caos

Nel pieno del rumore e della pressione di Bethpage, Fleetwood è stato una bussola per i compagni, una calma nel vortice, un giocatore che non ha mai lasciato che l’ambiente prendesse il sopravvento sulla sua lucidità. Ha giocato con testa e cuore, con il rispetto per l’avversario e la dedizione alla squadra che ogni capitano sogna nei propri uomini.
È stato l’anima silenziosa del team europeo. Non solo un vincente, ma un esempio.

“In eventi come questo non giochi per premi individuali. Giochi per la squadra, per fare le scelte giuste nei momenti che contano. Ma ricevere un premio che porta i nomi di Jack Nicklaus e Tony Jacklin è davvero speciale. È un onore enorme. Il golf è fatto di sportività e spirito di squadra, e grazie a Luke Donald abbiamo tenuto fede a questi valori. Questo ci ha portati a vincere di nuovo, nel modo giusto”.

Un premio che parla di più del punteggio

Il Nicklaus-Jacklin Award, nato nel 2021, premia chi nel corso della Ryder Cup dimostra che il modo in cui si gioca è importante quanto il risultato. Nella sua storia, è stato consegnato a nomi come Justin Rose, Dustin Johnson e Sergio Garcia. Oggi è il turno di Fleetwood: un giocatore che, come Nicklaus quel giorno nel ’69, ha scelto di onorare il gioco prima ancora della vittoria.

L’epilogo di una battaglia epica

A Bethpage Tommy Fleetwood non è stato solo un protagonista: è stato la coscienza del team europeo, il simbolo di come si possa vincere con classe, passione e rispetto.

In un’epoca in cui lo sport a volte dimentica le sue radici, il golf – grazie a giocatori come Fleetwood – ci ricorda che lo stile con cui si gioca conta tanto quanto lo score sul tabellone.