Scotty Scheffler ha fatto nuovamente quello che sa fare meglio: dare spettacolo. Ed è proprio quello che successo nel secondo giro dell’Open Championship.
A un soffio dal fare il nuovo record del campo, il campione americano segna il miglior score della giornata (-7) e si porta al comando con un totale di -10.
Dal tee a green è una macchina, lo sappiamo bene. Ma è con il putter in mano che si gioca spesso il vero spartiacque tra la gloria e l’occasione mancata. In passato, proprio sui green si sono decisi i suoi alti e bassi, tra trionfi annunciati e giri condizionati da errori pesanti. Oggi, però, ogni tassello è andato al suo posto. È stato uno di quei giorni in cui il gioco lungo e quello corto si sono parlati alla perfezione. E il risultato non mente: due colpi e mezzo guadagnati solo grazie al putter, che lo spingono ancora una volta in testa a un major.
Secondo a -9 un Matthew Fitzpatrick in grande spolvero. Dopo le prime nove buche altalenanti chiuse a -1 con quattro birdie e due bogey, l’inglese ha ingranato la marcia segnando quattro birdie consecutivi e un bogey alla 15 che l’avevano portato provvisoriamente al comando prima che Scheffler decidesse di fare lo show.
Attenzione anche a Bryan Harman che di Celere Jug ne ha già una in bacheca con la vittoria di due anni fa. L’americano è terzo a -8 in compagnia di Haotong Li.
All’attacco del moving day sambra che la vittoria si possa giuocare intorno a questi quattro nomi ma, lo sappiamo, sui links e, in partici9loar modo, qua al Royal Portrush, nulla è dato per scontato.
Domani al moving day possono tranquillamente tornare in partita ben sette giocatori tra il -5 e il 4. Tra loro, i gemelli Hojgaard, Tyrell Hatton e Robert MacIntyre.
Ancora troppo falloso dal tee Rory McIlroy. Il beniamino di casa si ferma a -3, un risultato quasi insperato per il gioco espresso ma, allo stesso tempo, non sufficiente per mettere in difficoltà il leader Scheffler.
Gli italiani a Portrush
Dei tre azzurri in campo solo Francesco Molinari è riuscito a superare il taglio con +1. Fuori di solo un colpo Matteo Manassero con +2. Torneo da dimenticare per Guido Migliozzi (152° con +12).
Tra i tanti nomi che non rivedremo sabato spiccano quelli di Patrick Cantlay (+3), Tom Kim (+3), Cameron Young (+4), Min Woo Lee (+5), Collin Morikawa (+7), Brooks Koepka (+7), Cameron Smith (+8) e Adam Scott (+9).
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The Open: Scheffler dà spettacolo
