Kurt Kitayama, 32enne californiano di Chico, ha conquistato il 3M Open al TPC Twin Cities di Blaine, in Minnesota, tornando al successo sul PGA Tour a due anni di distanza.

I meno attenti lo avevano conosciuto bene quando, nel 2023, aveva sorpreso tutti portandosi a casa nientemeno che l’Arnold Palmer Invitational al Bay Hill di Orlando, uno dei tornei più prestigiosi del circuito americano.

Quella vittoria a Orlando è stata senza dubbio un momento che ha segnato la sua carriera, un lampo che lo ha proiettato al fianco del’élite mondiale. Ma secondo quello che lui stesso ha sempre sostenuto, non fu il frutto di un lavoro specifico sul suo gioco ma piuttosto un trionfo ottenuto con pura tenacia: una performance costruita sulla resilienza piuttosto che sul perfezionamento, una vittoria caratterizzata dalla grinta, non necessariamente dalla completezza.

Il picco di fiducia derivato da Bay Hill non si tradusse infatti in costanza. Kitayama ha saltato sette tagli nel resto di quella stagione, ha ottenuto solo quattro Top 10 nel 2024, mancando i playoff della FedExCup, e fino a ieri aveva registrato solo due Top 10 in questa stagione.

Quello che contava di più per Kitayama era l’evoluzione del suo gioco e, silenziosamente e lavorando costantemente, la costanza è arrivata. Il driver, che una volta lo aveva tradito, è diventato un punto di forza. Nel 2023, l’anno della sua vittoria a Bay Hill, Kitayama si trovava al 126° posto per Strokes Gained dal tee, 42° per Driving Distance e 154° per Total Driving. In questa stagione è al 12° posto dal tee, settimo per Driving Distance e al 42° per Total Driving, un miglioramento netto in tutte e tre le categorie.

“Sto colpendo la palla più dritta e sono più a mio agio nel tirare il driver su buche dove prima non l’avrei mai fatto, e penso che questo sia stato il punto chiave – ha dichiarato Kitayama sabato al 3M Open, dove ha firmato un 60 nel terzo giro, pareggiando il record del campo al TPC Twin Cities. “Nel complesso, sono un colpitore di palla più completo e più costante. Mi sento più a mio agio sui colpi difficili”.

Quindi, quando Kitayama ha iniziato il giro finale domenica, un colpo dietro ad Akshay Bhatia e Thorbjørn Olesen, il giocatore che è emerso non era lo stesso che aveva lottato per la vittoria a Bay Hill. Quella di ieri è sata una versione più stabile e sicura di Kitayama – uno che oggi non si fida più solo dei suoi istinti ma anche del lavoro meticoloso fatto per riorganizzare il suo gioco.

Kitayama ha fatto birdie sulle prime due buche, poi ha inbucato un chip alla 3, facendo tre birdie consecutivi, un chiaro segnale che, una volta premuto l’acceleratore, non sarebbe più tornato indietro. Ha aggiunto altri tre birdie per un 29 sulle prime nove buche, finendo in 65 e conquistando il titolo di un colpo su Sam Stevens.

“Quello su cui ho lavorato sta iniziando a portare frutti – ha detto Kitayama al ttermine -. L’anno scorso colpivo bene la palla e il putt mi ha un po’ deluso. Ora mi sento molto meglio, sto iniziando a vedere dei buoni risultati”.

La vittoria al 3M Open ha fatto salire Kitayama al 53° posto nella FedExCup, ben dentro la soglia Top 70 che farano parte della prima gara dei Playoff della FedExCup, e ora è in corsa per entrare tra i primi 50, un risultato che gli garantirebbe la presenza nei signature event del PGA TTour dell’anno prossimo.

Tutto questo con al fianco il fratello Daniel, che in passato aveva già fatto da caddie a Kurt. Daniel è subentrato questa settimana mentre il caddie abituale di Kitayama, Tim Tucker, si è riunito con Bryson DeChambeau. Per Kitayama il cambio non è stato una distrazione ma piuttosto qualcosa che lo ha messo ancora più a suo agio.

“Questa vittoria è ancora più speciale avendo avuto Daniel al mio fianco. È stata un’esperienza davvero speciale e sono molto felice che abbia fatto parte di questo importante momento della mia cariera”.

In uno sport in cui la fiducia è fragile e fugace, questa potrebbe essere la vittoria più duratura di tutte per Kitayama e l’inizio di un nuovo capitolo della sua carriera.

Questa la classifica finale del 3M Open