Da Rory McIlroy a Jon Rahm, 11 membri del team europeo di Ryder Cup a New York erano presenti al BMW PGA Championship a Wentworth questa settimana. Ma tutti sono stati messi in ombra da uno strepitoso Alex Noren, che tra due settimane sarà uno dei cinque vicecapitani di Luke Donald a Bethpage.
Il 43enne svedese di Stoccolma ha portato a casa per la seconda volta in carriera il prestigioso torneo britannico a soli 21 giorni dall’ultimo trionfo, sempre in Inghilterra, nel British Masters.
Lo ha fatto ai danni del francese Adrien Saddier, vincitore a giugno dell’Open d’Italia all’Argentario, superato alla prima buca di playoff con un birdie dopo che i due avevano terminato appaiati a -19, avendo entrambi chiuso in 68 l’ultimo decisivo giro, distaccando di tre colpi Patrick Reed e Aaron Rai.
Nel playoff, sia Noren che Saddier hanno cercato di raggiungere il par 5 della 18 in due colpi, ma sono rimasti corti davanti all’acqua. Saddier si è ritrovato in una brutta posizione per l’approccio, mentre Noren è riuscito a piazzare il terzo colpo a distanza di un facile putt per la vittoria, superando a sorpresa un field di alto livello che includeva tra le grandi stelle anche Hideki Matsuyama, Joaquin Niemann, Adam Scott e Ryan Fox.
Le parole di Noren
“Lo adoro, questo torneo è incredibile – ha detto Noren al termine, che aveva già vinto a Wentworth nel 2017 superando con un 62 finale due due colpi Francesco Molinari. “Ho detto a tutti i ragazzi che nnormalmente giocano negli Stati Uniti di venire a giocare qui. Penso che sia uno dei migliori tornei al mondo. Migliora ogni anno. Sono davvero felice che esistano tornei di questo livello in Europa”.
In un intrigante colpo di scena in chiave Ryder Cup, Noren, 43 anni, ha provato a conquistarsi un posto nel team europeo con una forte rimonta quest’estate su entrambi i lati dell’Atlantico, ma senza successo. È arrivato settimo al 3M Open e terzo al Wyndham Championship nel PGA Tour, prima di vincere il British Masters a The Belfry il mese scorso, proprio a ridosso della scadenza per i sei posti di qualificazione automatica.
Dopo aver mancato il taglio al European Masters la settimana prima che Luke Donald annunciasse le sue sei scelte del capitano, Noren è stato invece selezionato come vicecapitano per Bethpage, affiancando i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari, Thomas Bjorn e José Maria Olazábal.
Ma il suo ritorno in Europa si è comunque rivelato fruttuoso: Noren ha conquistato la sua undicesima e dodicesima vittoria in carriera sul DP World Tour nell’arco di tre settimane.
“Mi piace tornare in Europa e mi piace dividere il tempo con gli Stati Uniti. È bello rivedere tutti i miei amici qui. Il mio caddie e i miei allenatori hanno fatto un ottimo lavoro, rimanendo fedeli a ciò che faccio normalmente. Sì, ha dato i suoi frutti.”
Noren è stato una pedina fondamentale nella vittoria europea della Ryder Cup del 2018 a Parigi, dove ha ottenuto due punti in tre match disputati al Le National. Uno di quei punti arrivò grazie a un putt da 12 metri alla 18che gli permise di battere Bryson DeChambeau nel singolo. L’Europa vinse nettamente contro gli Stati Uniti con un punteggio di 17½ a 10½.
Dopo la vittoria di domenica, Noren è stato scherzosamente interrogato se porterà con sé i bastoni a Bethpage, visto il suo stato di forma attuale.
“[No], questa volta ho portato i bastoni ma [ora] li riporterò a casa, in Florida,” ha detto. “Penso che gli altri ragazzi abbiano giocato meglio di me durante l’anno. Ho avuto ottimi risultati nell’ultimo mese, ma… un po’ troppo tardi. Penso che i ragazzi del team siano fantastici e daranno tutto per riportare la coppa a casa”.
Gli azzurri a Wentworth
Buon torneo per Francesco Laporta e Guido Migliozzi che hanno terminato 24esimi con -11, entrambi autori di un 70 nell’ultimo giro di domenica. Non hanno invece superato il taglio gli altri tre italiani al via, Andrea Pavan, Francesco Molinari e Matteo Manassero.
Questa la classifica finale del BWM PGA Championship
Noren bis a Wentworth, il BMW PGA Championship è suo