Vittoria numero 20 sul DP World Tour e 45 in carriera per Rory McIlroy che dopo un finale al cardiopalmo si è imposto sullo svedese Joakim Lagergren nel Amgen Irish Open al K Club nove anni dopo il suo primo e sino a domenica unico successo nel torneo di casa.
Il 36enne di Holywood ha messo a segno un birdie alla terza buca supplementare, mandando in delirio il pubblico di casa e ottenendo la sua prima vittoria in Europa da quando, lo scorso aprile, è diventato il primo giocatore europeo a completare il career Grand Slam vincendo il Masters.
Una domenica spaccata in due dall’incredibile putt per eagle da oltre otto metri imbucato da McIlroy alla 72esima e ultima buca del torneo che ha permesso al norirlandese di raggiungere sul filo di lana a -17 Lagergren, forzando così il play-off. Entrambi sono poi andati vicini all’eagle nella prima buca supplementare, ma si sono accontentati di un birdie.
Nella seconda buca di play-off, l’approccio di McIlroy ha appena superato l’acqua, ma anche in quel caso entrambi hanno concluso con un birdie. Alla terza però, Lagergren è finito nell’ostacolo d’acqua, permettendo a McIlroy di vincere con due putt e di bissare il suo successo del 2016, ottenuto sempre al K Club.
Lagergren era emerso da un gruppo di cinque giocatori in vetta nella seconda metà del giro finale grazie a un eccellente 66 finale, concludendo così con l’amaro in bocca al secondo posto un torneo che sembrava ormai suo.
Lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, che ha realizzato una spettacolare hole-in-one alla buca 3, ha terminato al terzo posto a -15 con il connazionale Ángel Hidalgo. Un altro iberico, Ángel Ayora, ha chiuso due colpi più indietro, al quinto posto, insieme al leader del terzo giro, il francese Adrian Saddier, vincitore a giugno dell’Open d’Italia all’Argentario.
McIlroy ha cominciato il giro finale con un bogey alla 1, il suo primo errore dopo 38 buche consecutive, ma ha reagito subito con un birdie grazie a un putt da oltre 11 metri alla 2 e ha salvato il par alla 3 con un ottimo recupero.
I birdie alla 4 e alla 5 da circa 13 metri lo hanno portato a -2 di giornata e -13 totale. Un altro birdie alla 9 lo ha poi inserito nel gruppo di testa a -14 all’inizio delle seconde e decisive nove.
Ha poi salvato un difficile par alla 12 e, tra gli applausi del pubblico, un putt da due metri alla 13, che è entrato clamorosamente dopo aver fatto tutto il giro della buca.
Cabrera Bello si è portato in vetta con un birdie alla 16, mentre Hidalgo ha perso un colpo alla 14 e Ayora ha chiuso il suo giro in 67, fissando il punteggio da battere a -13.
Lagergren ha risposto con un eagle spettacolare alla 16, arrivando a -16. Cabrera Bello ha chiuso con 67, leader in club house a -15. Hidalgo, con un birdie alla 16, e McIlroy, con un par alla 17, sono arrivati anch’essi a -15.
Il birdie finale di Lagergren ha costretto McIlroy a realizzare un eagle per raggiungerlo, e dopo due colpi perfetti per raggiungere il green, il nordirlandese ha fatto esattamente ciò che serviva, imbucare per andare al playoff, mandando in delirio i fan di casa.
Shane Lowry, l’altro beniamino, è stato l’unico testimonial Amgen a superare il taglio, segnando tre birdie per un ultimo giro in 71, contribuendo con una donazione di 1.500 euro a Make a Wish Ireland.
Il partner ufficiale di beneficenza dell’Amgen Irish Open riceverà altri 10.500 euro attraverso la campagna “Birdies for Wishes”, grazie ai 33 birdie e due eagle realizzati alla buca 18.
Le dichiarazioni di McIlroy
“Mi sento davvero fortunato a poter fare questo lavoro, e a farlo davanti a questa gente. Il supporto è stato incredibile per tutta la settimana.
Pensavo che sarebbe stato un bel ritorno a casa, ovviamente arrivando con la Green Jacket e tutto il resto, ma questo ha superato ogni mia aspettativa. Sono davvero felice di aver giocato così bene per tutto il pubblico e di aver vinto.
Speriamo che tra qualche settimana alla Ryder Cup ci sia un po’ di questa magia. Ma oggi è stato davvero incredibile. Amo tornare a casa. Amo giocare in questa atmosfera. Momenti come questi sono quelli che ricorderò anche dopo la fine della mia carriera. È una giornata davvero speciale.
Fare quello che ho fatto a inizio anno e poi tornare a casa e vincere il mio Open nazionale… qualunque cosa succeda da qui alla fine dell’anno, sarà comunque una stagione straordinaria. Il 2025 sarà ricordato come uno dei migliori, se non il migliore, della mia carriera.
La prossima settimana mi aspetta un grande torneo a Wentworth e poi, ovviamente, tutti aspettiamo la Ryder Cup. Sono davvero felice di come sto giocando, sento che il mio gioco è in forma, e sono molto entusiasta per quello che verrà.”
Gli italiani
Dei due azzurri che hanno passato il taglio Matteo Manassero è stato il migliore, 37° con 285 (70 74 68 73, -3), mentre Guido Migliozzi ha terminato 68° con 294 (71 71 71 81, +6). Sono usciti dopo 36 buche invece Francesco Laporta, 73° con 145 (69 76, +1), Andrea Pavan, 124° con 150 (77 73, +6), e Francesco Molinari, 138° con 153 (74 79, +9).
Questa la classifica finale del Amgen Irish Open