La squadra degli Stati Uniti ha conquistato la 13ª edizione della Junior Ryder Cup, battendo l’Europa con un punteggio di 17½ a 12½ presso lo storico Nassau Country Club.

Con 12 punti in palio nei 12 singoli dell’ultima giornata, il Team USA aveva bisogno di almeno 5½ punti per riconquistare la coppa, sfuggita nell’ultima edizione. Dopo le prime nove buche, però, la situazione era tutt’altro che favorevole: gli americani erano in svantaggio in ben nove incontri, e la rimonta sembrava lontana.

Ma se c’è una lezione che entrambe le squadre hanno imparato durante questa combattutissima settimana, è che nessun vantaggio è mai al sicuro. Poco alla volta, il blu è diventato rosso, segno che gli Stati Uniti stavano rimontando.

Tra gli 8½ punti conquistati dagli USA, due in particolare hanno colpito la capitana Whaley: quelli di Rayee Feng (New Jersey) e Hamilton Coleman (Georgia).

L’Europa, guidata dal capitano Stephen Gallacher, ha conquistato 4½ punti nell’ultima giornata, incluso il solido successo del francese Hugo Le Goff (4&3) contro la stella americana Miles Russell.

“Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi,” ha detto Gallacher. “Hanno lottato fino alla fine, e sono non solo ottimi golfisti ma anche persone straordinarie. Il loro atteggiamento, la dedizione alla squadra… sono stati esemplari.”

Con questa vittoria, gli Stati Uniti portano il bilancio complessivo a 8 vittorie, 4 sconfitte e 1 pareggio nella storia della Junior Ryder Cup. Per la capitana Whaley, un traguardo a lungo atteso:

“Essere capitano è una grande responsabilità, ma non è stato solo merito mio,” ha detto. “È stato uno sforzo di squadra, e insieme abbiamo riportato la coppa a casa. Ora l’obiettivo è ispirare anche i grandi per la Ryder Cup vera e propria. E credo che ci siamo riusciti.”