Sarà difficile per Tommy Fleetwood dimenticare il 2025. Un anno però che per il 34enne di Southport non era iniziato proprio tutto rose e fiori: nella prima parte di stagione l’inglese aveva messo insieme una serie impressionante di secondi posti e piazzamenti sempre nei primissimi che però in molti casi avevano il gusto amaro della sconfitta.

FedEx Cup, Ryder e ottavo titolo sul DP World Tour

Ancora a caccia del primo titolo sul PGA Tour, ha deciso poi di sbloccarsi proprio nell’appuntamento più atteso, il Tour Championship, gara conclusiva dei Playoff della FedEx Cup, cancellando il numero zero nelle caselle dei successi anche sul circuito americano.

Un titolo che addirittura gli ha regalato la FedEx Cup ai danni del favoritissimo Scottie Scheffler, cancellando in un lampo mesi di delusioni.

Poi eccoci alla Ryder Cup di Bethpage, con una prestazione sublime da vero uomo squadra del Team Europe vincente contro tutto e tutti nell’inferno di New York.

Un nuovo capitolo del suo anno da favola si è aggiunto domanica 19 ottobre, dove si è imposto con autorità nel DP World India Championship davanti a un field delle grandi occasioni, festeggiando sul green con il figlio Frankie per la prima volta.

Per Fleetwood, entrato per la prima volta nella top five del World Ranking,  è arrivato l’ottavo centro in carriera sul DP World Tour. Al Delhi Golf Club ha dato spettacolo nella parte centrale e decisiva dell’ultimo giro, grazie a una straordinaria serie di birdie che gli ha permesso di chiudere in 65.

Un giro da ricordare

Con un totale di -22 ha così superato di due lunghezze il leader al termine della terza giornata, Keita Nakajima. Terzi a quattro colpi dall’inglese hanno chiuso a -18 Alex Fitzpatrick, Thriston Lawrence e l’amico e compagno di Ryder Shane Lowry, in testa dopo le prime 18 buche.

Con Keita Nakajima, leader dopo tre giri, e un arrembante Daniel Hillier che dominavano le posizioni di testa nei primi momenti del round finale, a Fleetwood serviva qualcosa di speciale per raggiungerli.

E così è stato: ha messo a segno quattro birdie consecutivi dalla 7 alla 10, portandosi in testa a pari merito a -20.

Dopo un importante par salvato che lo ha mantenuto in vetta, l’inglese ha realizzato altri due decisivi birdie dalla lunga distanza alla buca 14 e alla 17 per consolidare il suo vantaggio, prima di chiudere con un par alla 18 e festeggiare una nuova vittoria.

L’India si conferma terreno favorevole per la stella giapponese Nakajima, che dal 2024 ha collezionato una vittoria e due secondi posti nel Paese, sempre nel DP World Tour.

Partito a due colpi da Nakajima, Fleetwood ha subito colmato il gap con un birdie alla buca 1, ma ha restituito il colpo al par 4 successivo.

È tornato a -16 con un birdie alla  4, poi ha sfruttato il par 3 della 7 per avvicinarsi a due colpi dal nuovo leader, Hillier.

Un birdie facile alla 8 e un altro alla 9 lo hanno portato a un solo colpo dalla vetta al giro di boa. Il quarto consecutivo alla 10 gli ha invece permesso di agganciare Hillier in cima alla classifica.

Il neozelandese però crollava a causa di un doppio bogey alla 14 seguito da un bogey alla 15, aprendo la strada di fatto al definitivo successo di Fleetwood che si è presentato sul tee della 18 con due colpi di vantaggio sul resto del field chiudendo con un comodo par.

La promessa fatta a Frankie

Poi l’abbraccio con il figlio Frankie a suggellare un ttorneo difficile da dimenticare.“Ero a casa la settimana scorsa e stavamo giocando a golf insieme – ha commentato Fleetwood al termine -.

Frankie ha detto all’improvviso: “Sai cosa non hai mai fatto papà? Non hai mai vinto un torneo in cui io potessi correre sul green della 18 e festeggiare con te.

E io ho pensato: ‘Questa me la segno’. L’ho tenuto a mente per tutta la settimana ed è stato magnifico poter realizzare questo sogno. È una piccola cosa, ma per me significa tantissimo. È stato davvero speciale. È quello a cui ho pensato durante tutto il giro.

Questi sono i momenti che ricorderemo, non le coppe. Che oggi fosse il mio giorno o no, sapevo che era importante andare là fuori e godermi la giornata, viverla con entusiasmo.

Per fortuna ho giocato benissimo. È stato un giro davvero piacevole, e devo dare credito a Keita Nakajima. Al termine gli ho detto che ha giocato in modo straordinario. Il par che ha salvato alla 16, il putt che ha imbucato dopo di me alla 17… è stato fantastico, ed è stato un piacere giocare contro di lui”.

Gli azzurri

Dei tre azzurri impegnati nel torneo spicca il buon 17° posto di Andrea Pavan (-12) che gli è valso un salto di dieci posizioni nella Race to Dubai dove ora occupa l’82esima piazza.

Più indietro invece Gregorio De Leo, l’altro azzuro che ha superato il taglio, 50° a -5, mentre è uscito venerdì a metà torneo Giudo Migliozzi (74 71).

Questa la classifica finale del DP World India Championship