Dopo aver tirato un destro secco agli americani chiudendo i primi foursome con un bel 3 a 1, gli uomini di Donald hanno lottato come leoni anche nei fourball del pomeriggio riuscendo a portare a casa 2 punti e mezzo. Anche quando sembrava che gli Stati Uniti fossero sulla via del parziale recupero, ecco sistematica la zampata europea a rimettere in carreggiata incontri che iniziavano a colorarsi di rosso.
E così, le speranze di rimonta USA hanno subito un violento naufragio. I giocatori europei hanno condotto spediti e determinati incuranti delle velleità di rimonta statunitensi.
Il risultato finale di questa prima giornata di Ryder Cup parla chiara: 5,5 a 2,5 per il Team Europe.
Nulla da eccepire alle scelte di Donald, risultate nuovamente vincenti. L’unica nota stonata è il duo Aberg/Hojgaard ma difficile puntare il dito contro due giocatori che dai sono trovati davanti un Cameron Young infiammato.
Diverso il caso di Keegan Bradley che dovrà rivedere le sue scelte sbagliate, soprattutto nella sessione mattutina.
Rahm/Straka 3&2 su Scheffler/Spaun
Jon Rahm da vero ispanico è stato il mattatore di questa prima giornata di Ryder Cup.
Avere come compagno di doppio Rahm ha aiutato Straka ad entrare nel match e chiudere i conti con i il numero uno del mondo e J . J. Spaun.
Onore agli europei ma grande delusione Scottie Scheffler che ha espresso un gioco ben lontano da quello che siamo abituati a vedere ogni qual volta scende in campo.
Young/Thomas 6&5 su Aberg/Hojgaard
Unico incontro vinto dagli USA con un Cameron Young, protagonista assoluto del match. Un vero fenomeno che ha letteralmente preso in mano l’incontro portando alla vittoria il suo compagno di squadra, Justin Thomas segnando sei birdie. Sul fronte Europa forse una coppia da rivedere quella di Ludvig Aberg e Rasmus Hojgaard, troppo freddi tra di loro, a stento si sono parlati.
Fleetwood/Rose 1 up su DeChambeau/Griffin
I due gentleman inglesi del golf mondiale hanno siglato un’incredibile vittoria costruita colpo dopo colpo. Un Fleetwood trascinatore del match con ferri chirurgici in asta e putt in centro buca. DeChambeau di nuovo a digiuno con due sconfitte nette e a niente è servito il siparietto con Trump sul tee della 1.
Cantley/Burns pari con McIlroy/Lowry
Forse il match più equilibrato dei quattro visti nella sessione pomeridiana.
Tanti birdie ma anche tanti regali con il putt dalla corta distanza da parte di entrambe le squadre. Un botta e risposta continua arrivata alla 18esima buca con due putt mancati da Burns e McIlroy che hanno chiuso il fourball in parità.
Foursome del mattino
Non potevamo chiedere di meglio in questa prima sessione di foursome della 45esima Ryder Cup, iniziata stamattina a Bethpage Black.
Europa avanti per 3 a 1 contro gli Stati Uniti.
Partiamo dall’inizio. Bethpage Black ore 7:10. Sul tee della 1 Bryson DeChambeau e Justin Thomas arrivano avvolti dalla bandiera americana e già lì si capisce che i giochi saranno ben diversi da quelli visti al Marco Simone.
Ma nonostante il pubblico americano infervorito e le difficoltà che da sempre si riscontrano giocando fuori casa, l’Europa cala un micidiale tris e mette subito sotto scacco il team USA e il presidente Trump, presente con l’Air Force One.
Quello a cui abbiamo appena assistito è il record di punteggio più alto ottenuto dall’Europa in suolo americano dopo l’edizione del 2004 a Oakland Hills, una delle quattro Ryder Cup vinte negli Stati Uniti dal 1979, anno della prima sfida tra i due continenti.
Hatton/Rahm 4&3 su DeChambeau/Thomas
Non possiamo che dare un 10 a questa coppia. Luke Donald non poteva scegliere i cavalli migliori per dare il via a questa edizione di Ryder Cup.
Nonostante una partenza in salita contro due colonne della portata di DeChambeau e Thomas, che si erano subito portate 1 up alla prima buca, lo spagnolo e l’inglese hanno tirato fuori un gioco impeccabile e, per alcuni versi, al limite del possibile.
Rahm e Hatton si conoscono bene, giocano insieme sul LIV Golf e in foursome hanno sempre vinto. Con questo successo Jon ha cinque vittorie incasellate, tre vittorie per il suo compagno Tyrell.
Aberg/Fitzpatrick 5&4 su Scheffler/Henley
Diciamoci la verità, in quanti davano la coppia europea vincitrice alla vigilia del loro match?
Ci si è subito chiesti perché Donald e i suoi vice avessero voluto sciogliere l’inossidabile duo Aberg-Hovland. La risposta ci è arrivata dritta in faccia Con un secco 5&4 sul numero uno del mondo, Scottie Scheffler e il. numero 4 Russell Henley.
Perché anche i più forti del mondo, quelli che sembrano non sbagliare mai, arrivano alla Ryder con le mani che sudano e le ginocchia che tremano. Perché in questo evento, unico nel suo genere, non giochi per te stesso ma per una squadra, per un capitano, per la tua nazione. E questo cambia tutto. Alla Ryder ogni colpo pesa il doppio, ogni errore brucia il triplo.
A questo ci aggiungi che Henley non è praticamente sceso in campo affossando completamente il suo compagna di squadra, e i giochi sono fatti.
Sul fronte Europa, Fitzpatrick e Aberg sono stati perfetti, non regalando nulla agli avversari e collezionando colpi in asta dalla buca di apertura.
McIlroy/Fleetwood 5&3 su Morikawa/English
La coppia inossidabile formata dal Rory e Tommy non hanno deluso i pronostici dominando letteralmente il loro match contro Collin Morikawa ed Harry English. Subito dopo la vittoria McIlroy ha detto ai microfoni quanto sia bello scendere in campo con un giocatore come Tommy e quanto si sia sentito libero di swingare senza pressioni. Anche questo è il foursome, un format che esalta le coppie affiatate, quelle che si fidano l’un l’altro senza guardarsi alle spalle.
Ancora una volta ci domandiamo perché Keegan Bradley abbia deciso di partire con i foursome sapendo lo storiche di vittorie da parte del Team Europe.
Per gli Stati Uniti si apre già una salita ripida. Partire sotto di tre, in casa, davanti a 40.000 tifosi, significa dover cambiare l’inerzia in fretta. E nella Ryder, quando perdi il momentum, ritrovarlo è durissimo.
Cantlay/Schauffele 2 up su MacIntyre/Hovland
Sulla carta era una sfida tra le più complesse della prima sessione di foursome: Xander Schauffele, che lo scorso anno si è portato a casa due major su quattro, e il glaciale Patrick Cantlay, uno dei pochi a salvarsi nel disastro del Marco Simone due anni fa. La coppia Robert MacIntyre/Viktor Hovland dalla sua metteva in campo due dei giocatori più in forma del Vecchio Continente.
Con gli americani davanti già alla buca 2 con il birdie di Cantlay, si è temuto in una cavalcata senza troppi problemi ma il merito di Hovland e MacIntyre è stato quello di non mollare, anzi di crederci sempre. Il brutto bogey degli statunitensi alla 7 rimette tutto in parità, punteggio che rimane tale solo una buca. Tra la 8, 10 e 11 Schauffele/Cantlay mettono la quinta e vanno 3 up.
Match chiuso? Nemmeno per sogno: come nella migliore tradizione dei match play gli europei mettono insieme una rimonta epica tornando pari alla 15 e sognando il cappotto per 4 a 0 come nella prima sessione di foursome di Roma.
Il putt mancato per il par di MacIntyre al par 3 della 17 però spalanca di nuovo le porte del successo agli americani che chiudono poi alla 18 con il punteggio di 2 up.
Per Keegan Bradley, capitano USA, è un sospiro di sollievo. Partire con un pesante 0-4 avrebbe messo sotto un’enorme pressione la squadra di casa, che da questa prima sessione si aspettava decisamente altro. Merito di una grande Europa in formato Marco Simone, a conferma che quella messa in campo da Luke Donald è una squadra che ha tutte le carte in regola per confermarsi anche davanti al temibile ambiente di Bethpage.
Leaderboard
Chiusa la sessione di foursome, i due capitani Bradley e Donald hanno comunicato gli accoppiamenti per i quattro fourball del pomeriggio che chiuderanno la prima giornata.
I quattro match di Fourball
