La caccia 2019 alla Claret Jug è ufficialmente iniziata. E nel cuore di Portrush, sede del magnifico percorso nordirlandese che ospita The Open, In Egliton Street abbiamo scoperto una gelateria italiana che si chiama Morelli’s. All’interno, appesa al muro, una fotografia di Francesco Molinari. È l’omaggio del titolare al suo e nostro Paese, al primo azzurro che sia riuscito a conquistare un major, l’omaggio a un’Italia vincente. E una scelta che la dice lunga sulla popolarità di Francesco in terra d’Albione.

Chicco è arrivato proprio oggi al Royal Portrush Golf Club, per difendere l’argentea Claret Jug conquistata lo scorso luglio a Carnoustie. E come ormai è diventata consuetudine, la sua è stata una vera e propria passerella d’onore. La sua moderna carrozza è stata una splendida Mercedes-Benz EQC (il celebre marchio della Stella di Stoccarda è uno dei Patron dell’Open). La vettura, con motore elettrico, rappresenta quanto di più moderno e tecnologico si possa immaginare oggi.

Sceso dall’auto con la Claret Jug in mano, in mezzo a un gran movimento di media e invitati alla cerimonia, Francesco è rimasto lo stesso di sempre. Calmo, gentile e disponibile, con quella sua aria sempre un po’ schiva, ha parlato di questo suo anno vissuto accanto al trofeo più famoso e storico del golf.

“Vincere The Open ti cambia la vita – ha dichiarato – soprattutto per uno come me che non ama stare troppo sotto i riflettori. Sono felice di tutto quello che è successo dopo Carnoustie ed anche del lavoro svolto ultimamente, anche se solo in campo saprò se potrà funzionare alla perfezione. Sono soddisfatto del mio gioco e spero sia ai massimi livelli proprio nei quattro giorni dell’Open Championship.”

“Sarebbe ovviamente incredibile riuscire a vincere una seconda volta. Anche perché ci sono davvero molti giocatori fortissimi in gara qui a Portrush. L’obiettivo è cercare di dare il mio meglio ed essere in lotta per i primi posti nella giornata finale. È una settimana molto lunga e io voglio viverla senza stress, passo dopo passo.”

“Conosco il tracciato del Royal Portrush per averlo affrontato nell’Irish Open del 2012. È molto complicato e sarà una grande sfida per tutti. Vanno adottate le strategie giuste evitando di strafare”.

Chicco ha poi consegnato la Claret Jug a Martin Slumbers, CEO del Royal & Ancient di St Andrews. Una cerimonia semplice ma suggestiva, anche per la presenza alle loro spalle di un’invitata molto, molto speciale. Stiamo parlando della Mercedes-Benz W187, un gioiello prodotto nel 1951. E l’anno di fabbricazione non è stato scelto a caso, perché fu allora che il Royal Portrush ospitò per la prima (e finora unica) volta la magia sportiva chiamata The Open.