Ci girava intorno da tempo a quel successo che, di fatto, è in grado di cambiare la carriera e il destino di chiunque.

Non era certo uno dei favoriti alla vigilia dello U.S. Open numero 119 ma il set up piuttosto morbido con cui la USGA ha presentato Pebble Beach quest’anno lo ha chiaramente messo più a suo agio del previsto, dando a lui e a tutti i bombardieri di razza molte più chance rimettendoli allo stesso livello dei giocatori di fioretto.

Dominio USA nei major 2019

Terzo major dell’anno, terzo successo targato USA; dopo Tiger al Masters e Koepka al PGA, è toccato a un ragazzone del Kansas, Gary Woodland, entrare per la prima volta nell’albo d’oro di un torneo del Grande Slam.
Al suo 31° major, Woodland ha fatto centro, non cadendo di fronte alle insidie di un quarto giro in cui Koepka ha fatto di tutto per rovinargli la festa.

Preciso dal tee, con una strategia attenta e a volte fin troppo conservatrice, mai falloso nel gioco corto, Woodland ha gestito le 18 decisive buche in sicurezza e senza strafare.

Non ha mai tirato alle aste più delicate evitando pericoli inutili; del resto erano gli altri quelli obbligati a schiacciare sull’acceleratore per recuperare lo strappo del suo 65 di venerdì con cui aveva preso la testa in solitaria del torneo.

Una sacca multi brand come Koepka

Diamo un’occhiata ai ferri del mestiere del neo campione U.S. Open, che per molti versi ricordano quelli del rivale Koepka. Woodland infatti ha una sacca multi brand come ‘Big Brooks’; quattro i brand presenti (Ping, Wilson, TaylorMade e Titleist), ma è con Wilson che Woodland ha un accordo per i ferri, contratto confermato proprio lo scorso gennaio.

Il suo trionfo a Pebble Beach ha permesso alla Wilson di poter vantare un record davvero prestigioso; i ferri dello storico brand sono infatti protagonisti di almeno un titolo major in ogni decade dagli Anni ’20 a oggi. Woodland è il primo testimonial Wilson ha conquistare un major dai tempi di Padraig Harrington, che nel 2008 si impose nel PGA Championship a Oakland Hills.

Sotto contratto con Wilson per i ferri, Woodland ha usato a Pebble Beach i legni Ping G410, i wedgee TaylorMade Milled Grind Hi-Toe e un mix di prodotti Titleist, tutti senza compenso.

Woodland è passato alla Titleist Pro V1 quest’anno al Wells Fargo Championship, e ha chiuso all’ottavo posto il PGA Championship a Bethpage Black.

Qui di seguito la sacca con cui ha conquistato a Pebble Beach il 119° U.S. Open:

DRIVER: Ping G410 Plus 7°, shaft Accra RPG 472 M5+

FAIRWAY WOOD: Ping G410 LST 13.5°, shaft Accra Tour ZX 4100 M5

FERRI: Wilson Staff Model Blades (dal 3 al PW), shaft KBS Tour C-Taper 130X

WEDGE: Titleist Vokey SM7 53° e 58°, shaft KBS Hi-Rev 2.0 125X; TaylorMade Milled Grind Hi-Toe 64°, shaft KBS Hi-Rev 2.0 125X

PUTTER: Scotty Cameron Newport Prototype, grip SuperStroke Traxion Pistol GT 2.0

PALLA: Titleist Pro V1

A Pebble Beach Woodland ha giocato un ferro ibrido prototipo Wilson Staff di 18° nei primi due giri dello U.S. Open, poi l’ha sostituito nelle ultime 36 buche con un ferro 3 Wilson Staff Blade.