Finalmente una bella notizia per il golf italiano. Francesco Molinari (-10, 68 72 69 69) si conferma in gran forma e girando tre sotto par nell’ultimo giro dell’Arnold Palmer Invitational recupera quattro posizioni, riuscendo a centrare i top ten nel prestigioso torneo di Orlando. Resta solo il rammarico di due bogey nelle ultime due buche, che gli hanno tolto la possibilità di chiudere addirittura in quinta posizione, a pari merito con Zach Johnson. Per Chicco un giro comunque allineato ai migliori di questa quattro giorni in Florida, segnato da sei birdie e tre bogey.

Ha meritatamente vinto Jason Day (-17, 66 65 70 70), anche se per una sola incollatura. Il fuoriclasse australiano ha infatti condotto la gara fin dal primo giorno, respingendo gli attacchi di numerosi avversari. Gli è finito più vicino Kevin Chappell (-16, 68 68 67 69), trentenne californiano che è stato l’unico a girare sempre sotto i 70 colpi. Anche per Chappell fatale il par 4 della 18, nella quale ha rovinato con un bogey la possibilità di disputare il playoff con Jason Day. Al terzo posto, con -14, l’americano Troy Merritt e Henrik Stenson. Sesti (-11) Aphibarnat, Matsuyama e Lovermark e infine a -10, insieme a Molinari, l’accoppiata inglese formata da Rose e Casey.

Gli altri protagonisti annunciati, Adam Scott e Rory McIlroy, hanno rispettivamente chiuso al 12° e al 27° posto.

Il montepremi era di 6.300.000 dollari con prima moneta di 1.134.000 dollari.

TERZO GIRO – Francesco Molinari chiude tre sotto par (un eagle, due birdie e un bogey, tutti sulle seconde nove) e recupera quasi tutto il terreno perso con il secondo giro. Chicco (-7, 68 72 69) risale 12 posizioni ed è così a un passo dai top ten, quando mancano ancora 18 buche per chiudere i conti all’Arnold Palmer Invitational, che si sta svolgendo a Orlando (Florida, sul percorso di casa del grande Arnie.

Continua a condurre Jason Day, al comando fin dal primo giro. Il fuoriclasse australiano (-15, 66 65 70) disputa il peggiore dei suoi tre giri, ma riesce lo stesso a conservare due colpi di vantaggio su Stenson (anche lui 70 colpi) e sui rimontanti Merritt e Chappell (per entrambi un bel 67). Perde invece contatto Justin Rose (71 sul giro e -11 per il torneo) che occupa la quinta posizione insieme a Fathauer, trentenne della Florida. Recupera qualche posizione Scott (18°), ma ormai fuori gioco dopo il 73 del secondo giro, mentre crolla (75 colpi) McIlroy, che finisce nelle retrovie, al 64° posto.

SECONDO GIRO – Ha perso terreno, ma resta comunque in buona posizione, Francesco Molinari, da settimo a 25° con 140 (68 72, -4), stesso score di Zach Johnson, Webb Simpson e dell’australiano Adam Scott.L’australiano Jason Day, numero tre mondiale, ha mantenuto la leadership con 131 colpi (66 65, -13) nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Bay Hills Club & Lodge (par 72) a Orlando in Florida.

E’ rimasto al secondo posto con 133 (-11) lo svedese Henrik Stenson e si è portato al terzo con 134 (-10) l’inglese Justin Rose. Al quarto con 136 (-8) Jamie Lovemark, Troy Merritt, Kevin Chappell e Derek Fathauer e all’ottavo con 137 (-7) Brendan Steele, l’inglese Paul Casey e l’australiano Marc Leishman.

Ha rimontato il nordirlandese Rory McIlroy, da 107° a 42° con 142 (75 67, -2), che deve evitare di cedere la seconda piazza nel World Ranking a Day. Stanno tenendo un buon passo Keegan Bradley e il giapponese Hideki Matsuyama, 16.i con 139 (-5), e sono in coda il sudafricano Ernie Els e l’argentino Angel Cabrera, 63.i con 144 (par).

Hanno lasciato la compagnia Matt Every, campione uscente, e Matt Kuchar, 77.i con 145 (+1) e fuori per un colpo, il fijiano Vijay Singh, 89° con 146 (+2), l’inglese Luke Donald e il nordirlandese Graeme McDowell, 95.i con 147 (+3).

Jason Day ha marciato spedito con sette birdie senza bogey per il 65 (-7), ancora una volta il miglior punteggio del turno. Un colpo in più per Henrik Stenson, con sette birdie e un bogey, e per Justin Rose, con sei birdie. Rory McIlroy, dopo il 75 (+3) d’avvio, è rinvenuto con un 67 (-5), frutto di sei birdie e di un bogey.

Francesco Molinari, che punta a una posizione di rilievo dopo le prime gare stagionali poco redditizie e reduce dal taglio della scorsa settimana nel Valspar Championship, ha girato nel 72 del par. In deficit di due colpi sul campo per due bogey di fila alle buche 4 e 5, ha recuperato con birdie alla 6ª e alla 12ª nel contesto di un giro giocato con molta attenzione.

PRIMO GIRO – Un Francesco Molinari in grande spolvero nella giornata iniziale dell’Arnold Palmer Invitational. Il torneo si svolge come di consueto a casa di The King, e cioè il percorso di Bay Hill, a Orlando, da lui disegnato e realizzato. Il campione torinese è partito e ha finito non nel modo migliore (bogey alle buche 1 e 18), ma in mezzo ha infilato sei birdie, per un -4 finale che gli consegna la settima piazza in compagnia di altri dieci giocatori, fra cui Rose, Casey e Choi.

Dopo le prime 18 buche al al comando da solo (-6) il fuoriclasse australiano Jason Day, numero tre del mondo. Day potrebbe approfittare dell’occasione per superare nuovamente nel ranking Rory McIlroy, incappato in una pessima giornata. Per lui un terribile +3 che lo relega al 107° posto, a fondo classifica. Alle spalle di Day.

Dietro Jason, un quintetto formato da Scott, Stenson, dall’altro australiano Leishman e dai due americani Steel e Merritt. Nello score di Day, prime nove buche contrastate (è uscito in -1 dopo quattro birdie, un doppio bogey e un bogey) e un gran finale, segnato da un bel -5 dalla 12 alla 16, chiusa con un impeccabile eagle.

Il montepremi è di 6.300.000 euro, di cui 1.134.000 andranno al vincitore.

PROLOGO – Classico appuntamento di marzo a Bay Hill, il circolo di Orlando casa del grande Arnold Palmer. Il grande Arnie ha di recente deciso di non tirare il colpo inaugurale sul tee della 1 al Masters. Una notizia che ci rende tutti un po’ tristi, ma crediamo faccia anche scattare subito la standing ovation in onore del mitico King, giunto a compiere i suoi 87 anni. Grazie di tutto, Arnie!

Da giovedì comunque al via l’Invitational che porta il suo nome e al quale prendono parte molti fuoriclasse del golf mondiale. Nella lista i numeri 2, 3, 6, 7 e 8 del World Ranking, e cioè McIlroy, Day, Scott, Stenson e Rose. In rappresentanza dell’Italia, il nostro Francesco Molinari.

Assenti invece tutti i cinque americani presenti nella top ten della classifica mondiale (Spieth, Watson, Fowler, Dustin Johnson e Reed), oltre a Mickelson. Il migliore giocatore statunitense al via sarà perciò Brandt Snedeker, in 17.ma posizione nell’OWGR. In partenza anche Zach Johnson, Keegan Bradley, Billy Horschel, Hunter Mahan, il capitano di Ryder Cup, Davis Love III, e il dilettante Bryson DeChambeau.

Il montepremi è di 6.300.000 euro, di cui 1.134.000 andranno al vincitore.