Niente da fare.

Con una squadra formata a metà da rookie e con un paio di veterani in fase calante, era davvero impossibile compiere un altro miracolo.

Dopo tre vittorie consecutive, il team europeo consegna la Ryder Cup a quello americano alzando bandiera bianca sul punteggio di 17 a 11.

Nella giornata conclusiva, c’è stato un breve periodo in cui si è pensato di poter compiere l’ennesima rimonta, ma gli americani poco alla volta sono risaliti nel punteggio, allargando infine la forbice da tre a sei lunghezze di vantaggio.

Per l’Europa punti portati a casa da Stenson, Pieters (esordio record il suo, con ben 4 punti conquistati è diventato il rookie che ha fatto meglio nella storia della Ryder in un team europeo), Cabrera Bello e Kaymer, mentre il solo Garcia ha pareggiato il suo match (splendido) contro Mickelson.

Sconfitte invece di McIlroy (1 down dopo un magnifico duello con Patrick Reed, vero dominatore di questa edizione), Rose, Westwood (completato il suo disastro con la perdita delle ultime tre buche), Sullivan, Wood, Willett (forse la peggiore delusione in casa Europa) e Fitzpatrick, il più giovane della spedizione, che non aveva davvero chances contro l’esperienza di Zach Johnson.

Per l’edizione numero 42, adesso appuntamento a Le National, magnifico percorso della Federgolf francese poco distante da Parigi, per l’inizio d’autunno del 2018.