Purtroppo il finale è stato amaro. Dopo nove buche in par, che comunque lo avevano mantenuto fra i dieci migliori, Manassero ha segnato sullo score due bogey, un doppio bogey, un birdie e infine, dopo un par, un altro bogey. Una sequenza negativa che lo ha tolto dalle prime posizioni ma che, grazie a un ultimo birdie alla penultima buca, gli ha comunque consentito di restare nei 20 migliori, con un 17° posto finale. Davvero un grande peccato, perché Matteo ha giocato un eccellente golf in Turchia e si era dimostrato senz’altro a livello dei top player presenti al Turkish Airlines Open. In ulteriore recupero Renato Paratore, che è finito 25° a un colpo da Manassero, mentre per Bertasio la classifica parla del 43° posto.

Vittoria come previsto per il 27enne danese Tornbjorn Olesen, partito con un vantaggio abissale allinizio dell’ultimo giro (sette colpi). Olesen (264 – 65 62 68 69, -20), in vetta per tre giri, ha firmato il quarto titolo nel tour superando di tre colpi l’inglese David Horsey e il cinese Haotong Li (267, -17). Al quarto posto con 269 (-15) l’austriaco Bernd Wiesberger, al quinto con 270 (-14) il sudafricano George Coetzee e solo al 68° con 286 (+2) l’inglese Danny Willett, numero due della money list e Masters champion.

Matteo Manassero, secondo dopo tre turni, ha perso l’occasione per inserirsi tra i primi 60 dell’ordine di merito che saranno ammessi al torneo finale di Dubai. Olesen ha ricevuto un assegno di 1.065.388 euro su un montepremi di 6.360.000 euro.