Si è concluso a Villa Carolina (Al) il 40° PGAI Championship, quartultimo torneo stagionale dell’Italian Pro Tour.

Ha vinto Andrea Rota con uno score di 205 colpi (66-70-69), 11 sotto il par, dopo una corsa sempre in testa, ma non in solitario.

Sei giocatori in quattro colpi lo aspettavano questa mattina per il round decisivo. Marco Guerisoli, partito con lui nel team leader e indietro di una lunghezza, lo ha raggiunto con eagle alla 11 e birdie alla 12.

Un gran bel finale.

Per lui, tuttavia, sono arrivati due bogey che lo hanno riportato indietro di due colpi a due buche dalla fine.

Mai dire mai, perché alla 17 il drive di Andrea Rota è finito nei cespugli e, dopo vari errori da entrambe le parti, sul green della 18 i giochi erano ancora aperti con una lunghezza di differenza.

Rota imbucava da oltre 15 metri per il par e Guerisoli mancava di un soffio il birdie da molto più vicino. Intanto però Matteo Delpodio era in club house con -11 grazie a un 66, il miglior score di giornata.

Ed è stato playoff. Chiuso a favore di Rota («Se non mi complico la vita non mi diverto», il suo commento) con «l’ennesimo 3-putt di giornata» dell’avversario.

Nel 66 di Delpodio più di 32 putt e una crisi sul green che dura da mesi. «Snervante», ha detto, «così crei tante buone occasioni e metà le butti via; le gare incalzano e non c’è tempo per fermarsi e lavorare sul problema».

Per Andrea Rota, trentenne bergamasco, professionista da oltre dieci anni e già runner-up in questo torneo nel 2012, un finale decisamente sudato dopo una corsa di testa, e un putt chilometrico che sapeva di dover imbucare per il playoff.

Ora lo aspetta Lisbona per il primo stage della lunga Qualifying School che porta in alto, al tour europeo.

Ha sperato fino all’ultimo putt Marco Guerisoli, felice per la prova «andata oltre le aspettative», ha detto, «ma anche un’occasione che andava colta». Da tre anni infatti ha lasciato le gare per dedicarsi all’insegnamento al Valtellina Golf.