Doccia. Resettare. Ricominciare.
Tutto qua: l’Open d’Italia si vince a piccoli passi, restando sempre dentro la routine.
Ce lo racconta Francesco Molinari, coleader dopo 54 buche del torneo in compagnia di quel mastino di Danny Willett.
Meno 16 il totale per la leadership provvisoria del torneo, a un colpo dagli inseguitori, Levy e il carneade Paisley.
Un meno 16 conquistato stamane all’alba alla ripresa del torneo, proseguendo in quella corsa alle bandiere iniziata da Francesco nel tardo pomeriggio di sabato, prima che il gioco venisse interrotto per oscurità.
“In giornate infinite come queste –continua il Chicco nazionale- bisogna essere pazienti al massimo; soprattutto bisogna continuare a fare le cose che sai che devi fare e che sei abituato a fare, senza distrazioni”.
Soprattutto, su un percorso reso aggredibile dalla pioggia, bisogna saper creare decine di opportunità di birdie tirando i ferri alle aste come laser. E se si manca un green, allora magari si centra la buca direttamente dal bunker, come stamane all’alba alla 18 del terzo giro. Ecco come si fa.