Era il 22 marzo 1980 quando venne fondato il Golf Club Ponte di Legno, caratteristico percorso di montagna nella splendida Valle di Valbione.

Da allora, il circolo nel parco dell’Adamello ne ha fatta di strada. Sono passati 40 anni, 40 anni di vite e traguardi per un piccolo campo a 9 buche.

Ma il successo di Ponte di Legno non si deve a una sola persona, ma a tutti coloro che, nel corso del tempo, hanno contribuito a rendere il circolo un posto, per così dire, magico dove il tempo sembra essersi fermato.

E lo sa bene Mario Carniglia, che da poco meno di un anno ha assunto la presidenza del circolo.

Cosa l’ha spinta a diventare presidente di Ponte di Legno?

Devo ammettere che inizialmente ero restio ad assumermi un tale incarico perché ho sempre pensato che questa figura dovesse essere del posto, conosciuta e con solidi rapporti con i diversi enti e il circondario. Dopo la scomparsa del precedente presidente, Manfredi Bulfieri, un gruppo di soci mi ha convinto e sostenuto perché rappresentavo una persona neutrale. Sono molto felice che abbiano insistito. Qui da noi si respira il vero golf e un senso di famiglia e appartenenza che è difficile trovare altrove.

Diventare presidente in questo periodo non è stato certo facile. Come avete fronteggiato l’emergenza sanitaria?

I veri problemi dovuti alla pandemia da Coronavirus ci hanno toccato relativamente perché la nostra stagione inizia a giugno e il lockdown non l’abbiamo subìto particolarmente. Anzi, ci aspettiamo una grande affluenza quest’anno. La montagna sarà presa d’assalto dai turisti e dai nostri soci e siamo fiduciosi che il 2020 sarà per noi un’annata da ricordare, sotto tutti i punti di vista.

Un anno importante e un compleanno da festeggiare

Esatto, il golf club spegne le sue prime 40 candeline e per questa occasione abbiamo programmato diverse attività e sorprese per i nostri soci. In primis, un importante restyling del percorso con il prezioso apporto di Silvio Grappasonni, che ha aiutato a rendere Ponte di Legno un percorso tecnicamente impegnativo e annoverato tra i migliori campi di montagna d’Italia. Omaggeremo poi tutti i soci con una targhetta personalizzata che ricordi questo anniversario e, speriamo, se le norme ce lo consentiranno, di poter organizzare una cena tutti insieme per celebrare e celebrarci.

Quali sono allora i vostri punti di forza?

Il senso di famiglia e di amicizia. Qui da noi il golf  è più uno stile di vita che uno sport e chi vi arriva per la prima volta coglie subito queste sfumature. Siamo inoltre una località di villeggiatura in un contesto paesaggistico unico. In più è possibile raggiungere il percorso anche con la seggiovia e questo dà sicuramente un tocco di charme al golf club.


Dalla voce del presidente Mario Carniglia si capisce la passione e il bene che vuole a Ponte di Legno. Ed è un bene comune perché arrivati nella pittoresca conca di Valbione e attraversato il ponticello del golf club si respira fin da subito aria di casa.

Tutte le volte che si decide di andare al circolo, è come tornare in famiglia. A Ponte di Legno si privilegiano cordialità, gentilezza e sorriso, a Ponte di Legno una semplice premiazione diventa l’occasione per ridere e, a volte, commuovere i sempre numerosissimi giocatori.

E chissà che per i festeggiamenti dei prossimi 100 anni non arrivino altre sorprese… Intanto ci si gode e si apprezza il presente, tra partite goliardiche tra amici, battute all’ordine del giorno e buon umore.

Oscar Wilde scriveva “La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha”.

Ecco, direi proprio che qui, a Ponte di Legno, mai citazione fu più appropriata.