Woods resta a un colpo dal possibile playoff e chiude al secondo posto, fra il tripudio del pubblico, assiepato numerosissimo sul Copperhead Course (par 71) dell’Innisbrook Resort di Palm Harbor, in Florida. Vince Paul Casey (-10, 70 68 71 65), che con il Valspar Championship coglie il suo secondo successo sul tour, a ben nove anni di distanza dal primo, il Shell Houston Open del maggio 2009.

Un risultato, quello di Tiger, che riaccende un incredibile entusiasmo intorno all’ex numero uno. Al suo quarto impegno in gara dopo il rientro alle competizioni, arrivare secondo a una sola lunghezza dal vincitore è senz’altro un’impresa che lascia ben sperare per il futuro. E lo sapremo davvero presto, visto che Woods sarà al via da giovedì nell’Arnold Palmer Invitational, sul Bay Hill di Orlando.

Tiger (-9, 70 68 67 70) ha segnato quattro giri sotto par e nell’ultimo è sempre stato in zona podio, con uno score che alla fine ha presentato due birdie (spettacolare il suo putt da 10 metri alla 17) e un bogey. Molto regolare e prudente (spesso il driver è stato sostituito da legno 3 o ferro 2 dal tee), Woods ha sfiorato più volte altri birdie, sbordando il putt o finendo a pochi centimetri dalla buca. Eccezionali alcuni recuperi dal folto rough attorno ai green, che hanno scatenato il tifo del pubblico, tutto ovviamente per lui. Solo per un soffio non è perciò riuscito a raggiungere Casey, che ieri sembrava aver compromesso tutto, girando in par e perdendo sette posizioni. L’inglese invece  oggi è stato particolarmente ispirato con uno splendido giro sei sotto par, imitato da uno straripante Sergio Garcia, che è così riuscito a risalire fino al quarto posto recuperando ben 21 posizioni.

Chi ha buttato davvero alle ortiche il playoff è stato però Patrick Reed, arrivato all’ultima buca con lo stesso -10 di Casey. L’americano, tornato a un notevole rendimento dopo un periodo prolungato di appannamento, sul green della 18 ha completamente sbagliato il putt di avvicinamento alla buca, con la pallina che, non riuscendo a superare la forte pendenza verso la bandiera, è tornata mestamente nello stesso punto di partenza. Bogey inevitabile e quindi -9, come Tiger, per la chiusura alla seconda piazza.

Quinto posto per Justin Rose, non al meglio nelle ultime 18 buche (per lui solo un 72, uno sopra par) e sulla stessa lunghezza d’onda Adam Scott, sceso al 16° posto. Si sono dissolti Corey Conners (ieri al comando e oggi solo 16°) e Brandt Snedeker, che ha terminato con un terribile 78 (da secondo a 31°).

Il montepremi era di 6.500.000 dollari, di cui 1.170.000 sono andati a Paul Casey.