Tiger Woods chiude l’ultima giornata 3 sotto par, senza bogey, e risale 15 posizioni. Al termine dei quattro giorni di gara (-7, 66 69 71 67) la sua prestazione si può definire confortante, anche se rovinata un po’ dal terzo giro. Comunque, nonostante il 32° posto, sembrerebbe un Tiger sulla strada del recupero…

A -13 sono finiti in quattro, che si sono disputati la vittoria allo spareggio. Subito fuori i due americani, Kevin Kisner e Robert Streb, eliminati dai birdie del neozelandese Danny Lee e del canadese David Hearn. Alla seconda buca di playoff cede Hearn, che realizza un bogey. Per Danny Lee, che segna il par, è la prima vittoria sul PGA Tour. Al 13° posto Bubba Watson.

Il montepremi era di 6.700.000 dollari con prima moneta di 1.206.000 dollari

Terzo giro
Era partito bene Tiger Woods e fino alla buca dieci, con due sotto il par di giornata, era nella zona alta della classifica. Poi, come gli è già successo in tempi recenti, iniziano gli errori ed è costretto a cedere posizioni. È il caso delle buche 11 e 17, dove un grave errore con il driver gli è costato un doppio bogey e un bogey. Ha così terminato il terzo giro con lo score di uno sopra il par, perdendo 21 posizioni.

Al comando Jason Bohn, Sean O’Hair, Bryce Molder e il coreano S.J. Park, con il punteggio complessivo di -11. Eccezionale il risultato di Jason Bohn, che ha segnato 61 colpi sul suo score di giornata (-9). 19° Bubba Watson (-7), che ha recuperato nove posizioni.

Secondo giro
Un altra giornata sotto par per Tiger, alla ricerca di una forma accettabile. Venerdì meno brillante dell’esordio, ma Woods comunque se la cava abbastanza bene. Sulle prime chiude in meno 1 (nove green in regulation), poi nelle seconde comincia a litigare con il driver. Morale: scendono parecchio le statistiche del tee shot e infila tre bogey, ognuno però seguito a ruota (o quasi) dal birdie. Quindi seconde neutre: tre par, tre birdie e tre bogey.
Il lato positivo è che sembra sia tornato in pista, con la voglia di non mollare. Lo dimostra il par 5 della 17: finisce in acqua a destra ed è costretto a un lay up per tornare in fairway, ma riesce a chiudere nei colpi canonici. E comunque è -5 dopo 36 buche, a quattro colpi dai primi (Jhonattan Vegas e Scott Langley) e ad altrettanti dal taglio, caduto a -1. Stesso punteggio per Bubba Watson, che domenica scorsa ha vinto il Traveler, quindi annunciato in forma smagliante. Da segnalare inoltre che oggi Tiger ha giocato a fine giornata, non nelle migliori condizioni possibili.

Primo giro
Un ottimo Tiger chiude quattro sotto par, e si trova al 12° posto dopo il giro iniziale del Greenbrier Classic, sull’Old White TPC, a White Sulphur Springs, West Virginia. Partito dalla 10 ha chiuso in 34 le prime 9 buche (tre birdie e un bogey) e in 32 le seconde (quattro birdie e un doppio bogey). Dopo tanto tempo, più che buona la sua precisione dal tee, con un’alta percentuale di fairway presi (71,43) e di green in regulation (77,78). Sulle prime 9 un solo errore: drive in acqua alla 17, comunque chiusa con un bogey. Sulle seconde colpo sbagliato dal bunker del green alla 6, che lo ha portato a un brutto doppio bogey. Ma poi una raffica di tre birdie consecutivi per chiudere in 32 colpi, proprio come durante la Pro-Am di mercoledì…

Al vertice della classifica Scott Langley (-8, con altrettanti birdie), davanti a Jonathan Byrd e a Danny Lee (-7, con sette birdie ciascuno).

“In realtà – ha dichiarato Woods – anche se i punteggi non lo indicavano io sentivo che di volta in volta le mie sensazioni erano sempre più positive e che ero sulla strada giusta. Era solo questione di riacquistare un po’ di ritmo. Soddisfatto? Non mi posso accontentare, voglio tornare a vincere tornei e a rimanere costantemente nella parte alta della classifica. Per questo ho apportato tanti cambiamenti al mio gioco”. Woods ha colto dieci dei 14 fairway e 14 green, Inoltre ha tirato solo 25 putt. “Dopo il doppio bogey – ha continuato – ho detto al mio caddie che stavo giocando troppo bene per essere solo un colpo sotto par e i tre birdie di fila successivi hanno reso giustizia al mio score”..

Prologo

Sarà come al solito uno dei principali motivi di interesse. La presenza in gara di Tiger, indipendentemente dal suo stato di forma, calamita come sempre l’attenzione e in tanti sperano che la sua prestazione potrà essere migliore di quelle – davvero scarse – che l’ex numero uno del mondo ha esibito nelle sue ultime uscite. Woods è nuovamente sotto i riflettori nel Greenbrier Classic, torneo del PGA Tour in programma sull’Old White TPC, a White Sulphur Springs, West Virginia. Sarà l’ennesimo esame per Tiger, adesso finito addirittura al 220° posto nel World Ranking, e sarà anche l’ultimo test prima dell’Open Championship a St Andrews, dove vinse esattamente dieci anni fa.

Difende il titolo Angel Cabrera,  46enne argentino di Cordoba, il quale però non si trova in un momento di grande spolvero. Saranno sul tee di partenza anche Bubba Watson, reduce dal successo nel Travelers Championship, Keegan Bradley, Patrick Reed, Webb Simpson, Kevin Kisner, J.B. Holmes, Steve Stricker, il canadese Graham DeLaet, l’inglese Paul Casey e il sudafricano Louis Oosthuizen.