Giustizia è fatta: dopo la clamorosa debacle dello scorso anno proprio nello stesso torneo, Brendan Steele è tornato a vincere una gara nel PGA Tour a distanza di cinque anni dal suo primo successo (Valero Texas Open 2011). Dodici mesi fa il trentatreenne californiano, in testa dopo 54 buche nel Safeway Open al Silverado Resort and Spa North di Napa, vide sfumare la vittoria a causa di cinque bogey nelle ultime sette buche. Un episodio che può segnare negativamente la carriera di chiunque, spezzando le certezze nel proprio gioco e nella capacità di essere vincenti nei momenti decisivi. E invece il destino ha riservato a Steele la più piacevole delle vendette, dandogli la possibilità di riscattarsi proprio là dove aveva lasciato per strada una vittoria praticamente già scritta. Domenica pomeriggio Steele si è ritrovato nella stessa posizione di dodici mesi fa, con un colpo di vantaggio dopo il birdie imbucato alla 10 che lo portava leader a -16. Il bogey subito alla 12 sembrava prevedere un finale come quello dello scorso anno ma, a differenza del 2015, Steele ha messo insieme un gioco solido, frutto del duro lavoro svolto con il guru del gioco corto Dave Peltz, senza farsi scappare la chance di tornare al successo un’altra volta. I tre birdie finali gli hanno permesso di superare sul filo di lana Patton Kizzire di un solo colpo e un gruppetto di altri quattro avversari tra cui l’inglese Paul Casey di due, portandosi a casa il titolo, 1.080.000 dollari di prima moneta e la provvisoria prima posizione nella FedeEx Ranking 2017 appena iniziata.