Lo svedese Henrik Stenson (271 – 68 65 67 71, -17) è tornato al successo nell’European Tour, dopo due anni di attesa, conquistando il titolo nel BMW International Open sul tracciato del Golf Club Gut Laerchenhof (par 72), a Pulheim in Germania.

Ha offerto un’ottima prova Matteo Manassero, 13° con 281 (72 67 73 69, -7), foriera di maggiori soddisfazioni in futuro, e non è stato da meno Nino Bertasio, 21° con 283 (70 71 70 72, -5) e quanto mai deciso a rimanere tra i primi 60 nell’Olympic ranking per poter partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016 insieme a Francesco Molinari. Alterne fortune per Francesco Laporta, 38° con 286 (72 69 73 72, -2), e per Edoardo Molinari, 52° con 289 (73 70 72 74, +1).

Stenson ha tenuto a debita distanza il sudafricano Darren Fichardt e il danese Thorbjorn Olesen, secondi con 274 (-14), il francese Raphael Jacquelin, quarto con 277 (-11), il thailandese Kiradech Aphibarnrat e lo spagnolo Sergio Garcia, che aveva ben altri obiettivi, quinti con 278 (-10). In settima posizione con 279 (-9) l’austriaco Bernd Wiesberger e l’inglese Davis Horsey e in nona con 280 (-8) l’iberico Pablo Larrazabal, campione uscente. Sotto tono il thailandese Thongchai Jaidee, 38° come Laporta, e l’indiano S.S.P. Chawrasia, 50° con 288 (par).

Non sono state tutte rose per Henrik Stenson, 40enne di Gothenburg, che alla decima buca era due colpi sopra par (due birdie, quattro bogey). Poi il cambio di passo che hanno i campioni nei momenti di difficoltà e tre birdie (71, -1) hanno portato a dieci i titoli nel circuito, comprensivi di uno nel WGC (Accenture Match Play, 2007) in un palmares dove figurano anche tre successi nel PGA Tour. Per lui un assegno di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro.

Matteo Manassero ha iniziato con un bogey, ha subito rimediato con due birdie e poi ha dato il volto definitivo allo score di 69 (-3) con la sequenza birdie-birdie-bogey-birdie in quattro buche. Anche Nino Bertasio è partito con un bogey, ma lo ha subito annullato con un birdie, quindi nove buche di rientro in cui è avvenuto di tutto. Ha segnato tre birdie dalla 10ª alla 13ª e ha riperso i colpi guadagnati al campo con due bogey e un doppio bogey, contro un solo birdie, sulle ultime cinque buche (72, par). Due birdie avevano aperto buone prospettive a Francesco Laporta che successivamente ha rallentato ed è tornato in par con un birdie e tre bogey (72). Sette buche da incubo per Edoardo Molinari con quattro bogey e un doppio bogey, ma il torinese ha avuto il merito di non disunirsi e ha parzialmente rimontato con quattro birdie (74, +2). E’ uscito al taglio per il terzo torneo consecutivo Renato Paratore, 133° con 150 (76 74, +6).